E’ il primo festival in Italia dedicato al turismo responsabile. Un viaggio nella cultura e nei luoghi, con itinerari e incontri immersi nella natura.
Il Festival It.a.cà, quest’anno alla sua terza edizione, amplia i territori da scoprire anche per la stagione autunnale. L’iniziativa è stata premiata dall’Organizzazione Mondiale del Turismo dell’Onu per l’eccellenza e l’innovazione nel settore e, focalizzandosi su un turismo più etico e rispettoso dell’ambiente, propone tanti eventi e cammini in diversi territori italiani.
L’idea nasce nel 2009 in Emilia Romagna e negli anni ha sviluppato un’ampia rete a livello nazionale, coinvolgendo sempre più realtà con l’obiettivo di promuovere un turismo che abbia a cuore il benessere dei cittadini e dei luoghi. Perché, come sottolineano gli organizzatori, “fare turismo” significa anche “responsabilità verso i luoghi visitati, le comunità locali e l’ambiente stesso“.
Dopo i primi incontri tenutesi ad aprile e le iniziative svolte durante l’estate 2021, il Festival approda dunque anche in altre aree d’Italia in versione autunnale. Nel particolare anno post-pandemia, la kermesse vuole rilanciare l’idea di camminare insieme attraverso i luoghi e le culture da Nord a Sud Italia.
Itacà: diritto di respirare
Il Festival, nel 2021, ha dunque previsto un ricco calendario di eventi che vogliono promuovere una nuova forma di turismo – rispettoso dell’ambiente e delle comunità locali – anche per aiutare il settore a uscire dalla crisi provocata dal Covid-19.
Sono infatti coinvolte 16 regioni italiane, per un totale di 25 tappe, con in comune il tema scelto per l’edizione 2021: “Diritto di respirare“. Come illustrato dagli organizzatori, l’idea prende spunto da Achille Mbembe: filosofo camerunense considerato uno dei più importanti teorici del post-colonialismo, che denuncia come l’umanità sia minacciata di soffocamento a causa di un “capitalismo che ha già confinato dei segmenti interi di popolazioni e intere razze a una respirazione difficile, senza fiato, a una vita pesante“.
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Il diritto a respirare prende dunque il significato, nel festival, di riscoperta dei luoghi oltre i confini locali. Inoltre, propone una riflessione sulla natura che – proprio mentre eravamo chiusi nelle nostre case e ci sembrava ci mancasse l’aria – è tornata a respirare.
Le prossime tappe del festival
Per scoprire le bellezze del territorio italiano, sulla pagina web dedicata al Festival Itacà vengono caricate mensilmente tutte le iniziative previste nelle varie province e regioni.
Fino al 3 ottobre, ad esempio, è possibile visitare l’Ogliastra nella zona orientale della Sardegna. Una terra da sempre in armonia con la natura, dove la vita scorre lenta e visitabile in ogni stagione dell’anno, grazie ai colori dei paesaggi e alla sua cultura millenaria.
Ancora, fino al 3 ottobre si può partire alla scoperta del Salento o di Brescia: due gioielli di arte e cultura, uno nel sud e uno nel nord Italia, che vi lasceranno senza parole. Dall’8 al 10 ottobre potete invece organizzare una visita nel Monferrato, territorio piemontese dove ancora oggi si può respirare una grande tradizione, o a Taranto, dove il diritto a respirare è più urgente che mai.
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Infine, dal 15 al 17 ottobre si potrà prendere parte alla che conduce in Campania Felix, percorrendo la regione dall’agro acerrano alle colline e monti del sessano. E, dal 30 ottobre al 1 novembre, appuntamento in Tigullio e a Sestri Levante in Liguria.