Sapevate che ci sono animali in grado di fiutare i tumori? Oltre ai cani, uno studio ha dimostrato questa utile abilità anche nelle formiche! Vediamo insieme come fanno.
Ci sono animali che hanno un eccezionale senso dell’olfatto. Tutti lo abbiamo visto almeno una volta nei cani, che vengono ad esempio utilizzati per dare la caccia ad altre bestie ma anche ai tartufi. Recentemente, poi, i cani sono stati sfruttati anche per individuare il Coronavirus.
Insomma, il loro olfatto è un enorme alleato per l’uomo. Per questo, i cani vengono sempre più impiegati anche in ambito medico per aiutare a individuare le malattie e quindi intervenire tempestivamente per fare prevenzione e curarle.
Negli anni, è stato scoperto che il loro naso è altresì in grado di individuare la presenza di tumori nelle persone. Ma, a quanto pare, non sono gli unici animali ad avere questa preziosa capacità.
Di recente, infatti, uno studio condotto in Francia ha dimostrato questa abilità in un’altra specie: le formiche. La ricerca è stata realizzata da Cnrs, Università Sorbonne, Istituto Curie e Inserm. Le capacità olfattive delle formiche, dunque, potrebbero essere un utile alleato per la prevenzione oncologica.
Formiche fiutano i tumori
Da tempo sono note le capacità olfattive delle formiche. Pensate che hanno 5 volte più recettori per gli odori, rispetto agli altri insetti. Il naso permette loro ad esempio di riconoscersi in un formicaio, in quanto hanno un odore caratteristico per ciascuna colonia.
Ma, secondo quanto scoperto in Francia, queste abilità potrebbero essere anche molto utili all’uomo. I ricercatori hanno selezionato le formiche della specie Fusca e si sono domandati se fossero in grado di riconoscere le cellule tumorali in un corpo malato, distinguendole da quelle sane.
Rispetto ai cani, che necessitano di mesi e perfino anni di addestramento, le formiche apprendono e affinano questa capacità in pochi minuti. Sono infatti in grado di memorizzarne da subito l’odore, immagazzinando questa informazione per periodi di tempo anche lunghi.
Ma come è possibile che riconoscano le cellule tumorali così facilmente? Queste cellule presentano un metabolismo alterato, che produce determinati composti organici volatili. Essi sono in grado di fungere come biomarcatori del cancro, pertanto sono individuabili da alcuni nasi animali. Tra questi, appunto, ci sono quelli di formiche e cani.
Insomma, grazie a questa innovativa scoperta si potrebbero fare passi avanti significativi nella ricerca sul cancro. Un ambito in cui sono sempre più fondamentali sia la prevenzione sia la diagnosi precoce, al fine di intervenire per tempo sul tumore.