Combattere lo spreco di cibo è un’azione che ognuno può intraprendere nel suo piccolo. Se l’esempio arriva dalle aziende, però, sembra molto più facile seguirlo…
Lo spreco di cibo è un problema ancora fin troppo diffuso nel mondo. Per tutti i prodotti che nascono nei campi o nelle fabbriche e poi giungono sugli scaffali di negozi e supermercati, circa un terzo viene perso o sprecato lungo il cammino.
Cosa succede a quel cibo inutilizzato? Nulla, o meglio: nulla di buono. Rappresenta infatti una perdita sotto tanti punti di vista: sicuramente economico, per il denaro che ormai è stato speso per produrlo nonostante quel cibo non arriverà mai sul mercato.
Ma anche dal punto di vista naturale, perché ha sfruttato risorse (terreno e acqua in primis) inutilmente. E poi dal punto di vista dell’inquinamento, perché se un cibo va perso o sprecato non significa che scompare: anzi, finisce inevitabilmente tra i rifiuti che inquinano l’ambiente.
Perché allora ci ostiniamo a sprecare così tanto cibo? Per quanto nel nostro piccolo possiamo impegnarci per evitare di produrre così tanti rifiuti alimentari, purtroppo anche le aziende hanno una grande responsabilità. Ecco perché Google ha deciso di tagliare gli sprechi: vediamo come.
Google: meno sprechi di cibo
“Raddoppiare i nostri sforzi per ridurre lo spreco nelle cucine e nei bar“: così Google ha annunciato il suo impegno per un ambiente migliore. L’obiettivo del colosso del web è dimezzare gli sprechi alimentari entro il 2025, in diversi modi.
Anzitutto, Google vuole prevenire lo spreco già a partire dalla filiera per poi migliorare cucine e bar. Il cibo in eccesso, infine, verrà riutilizzato o smaltito nel modo più corretto. Nel dettaglio, il primo passo è lavorare per evitare lo spreco di cibo già prima che raggiunga le cucine.
Collaborando con partner validi e agricoltori, Google afferma di selezionare prodotti imperfetti e che altrimenti verrebbero gettati. Inoltre, si impegna a scegliere produttori che valorizzino il riciclo degli ingredienti. Ancora, sta lavorando per garantire la tracciabilità di ogni prodotto impiegato nelle sue cucine.
Proprio qui avviene il passaggio successivo: prevenire lo spreco nella preparazione dei piatti. Sfruttando le più moderne tecnologie, Google è ad esempio già in grado di selezionare gli alimenti che rischiano di finire tra i rifiuti e usarli al più presto. Proseguendo su questa linea, avrà sempre meno sprechi.
Infine, Google pensa a come impiegare il cibo che avanza dalle sue cucine o nei bar. Anzitutto vuole donarlo a chi ne ha bisogno, oppure smaltirlo nel modo corretto. Proprio per implementar quest’ultimo punto, l’azienda vuole anche formare i propri dipendenti affinché sappiamo come non sprecare il cibo.