Le lobby del settore agroalimentare impegnate a remare contro i cambiamenti di sviluppo sostenibile vince ancora. Stop ai pesticidi rinviato.
Forse non tutti ne sono a conoscenza ma esistono lobby, che operano nel settore agroalimentare, intente giorno e notte a remare contro ogni tipologia di cambiamento e di sviluppo sostenibile.
A causa delle ultime tragiche vicende, i potenti hanno vinto ancora. Purtroppo con la recente e drammatica situazione dovuta alla guerra in Ucraina, l’Unione Europea sembra aver deciso di fare un enorme passo indietro.
In questo contesto così atroce e pericoloso, tutti i nodi sono venuti al pettine e inevitabilmente sono venute fuori tutte le fragilità e le incertezze che i Paesi europei hanno in campo energetico.
È ormai nota a tutti l’eccessiva dipendenza che abbiamo dal gas della Russia, e per questo motivo le autorità governative europee hanno finalmente deciso di puntare ad accelerare la transizione energetica verso le fonti rinnovabili.
Una notizia positiva in un momento tragico
Per quanto sia venuta fuori da un contesto assolutamente poco bello, questa è certamente una notizia positiva per quanto riguarda le problematiche di sostenibilità ambientale. Infatti, in seguito a questa decisione sono stati già proposti 10 metodi alternativi per rinunciare al gas e al petrolio russo.
Purtroppo, come spesso accade, se da un lato si fa un passo in avanti dall’altro invece si torna indietro. Ed è proprio il caso degli enti governativi europei che, da una parte si sono finalmente decisi a procedere e ad accelerare la transizione ecologica, dall’altro hanno deciso di fare retromarcia nel settore agroalimentare.
Era stato approvato il Green Deal, un progetto che prevedeva entro il 2030 la riduzione di oltre il 50% dell’uso dei pesticidi in agricoltura. Una proposta che hanno deciso di congelare in seguito della guerra in Ucraina, purtroppo.
Notizia che ha sicuramente ha fatto felici le lobby del settore agroalimentare, ma certamente molto meno tutti coloro che hanno lottato e lottano duramente per cambiare la situazione in meglio. Ma la domanda che sorge spontanea è: qual è il collegamento tra pesticidi e guerra?
Ancora una volta dicono “NO” all’abolizione dei pesticidi
La decisione di ridurre i pesticidi nel settore alimentare era stata già annunciata nel 2020. Molti furono i governi che fecero pressione per approvare questa norma, ma con le ultime decisioni prese dall’Unione Europea, purtroppo, tutto è saltato.
Hanno utilizzato la guerra come scusante per continuare nella produzione degli agenti chimici utilizzati fino ad ora in campo agroalimentare. Tuttavia, il problema non è solo quello che riguarda il blocco, si spera temporaneo, dell’approvazione di questa norma.
Il dilemma sorgerà anche in futuro, quando si dovrà nuovamente riaprire il caso e si dovrà ancora una volta ripartire dall’inizio e non dalla fase finale di approvazione. Ci eravamo così vicini e ora si dovrà ripartire ancora una volta da capo.