In un mondo accelerato, guidare di fretta è ormai abitudine. Uno studio analizza i livelli di stress dei conducenti alla guida di veicoli
C’è chi preferisce ascoltare musica di sottofondo mentre rientra a casa da lavoro all’interno della sua Smart, oppure chi predilige il silenzio perché probabilmente gli è mancato sul luogo di lavoro.
Insomma, i modi di viaggiare in macchina sono eterogenei e si adattano ad ogni tipo di conducente.
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Se, invece, pensassimo di condurre uno studio sul livello di stress derivante dai conducenti di veicoli elettrici, quindi senza alcun rumore? Scopriremmo, forse, che questo silenzio allevia e calma i nostri conducenti?
Meno rumore, meno stress?
Ebbene uno studio al riguardo esiste ed è unico e peculiare nel suo genere, realizzato sui furgoni elettrici. Stiamo parlando del “Van Delivery Stress Test”, il quale misura gli effetti fisiologici e psicologici dei conducenti che si rapportano a due diverse tipologie di veicoli.
Conseguentemente, il rumore che deriva dalla guida di un veicolo elettrico può influenzare la quantità di stress prodotta, rispetto ad un semplice motore a combustione interna.
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Infatti, se da un lato troviamo il rumore della cabina di un veicolo commerciale leggero, dall’altro abbiamo un semplice motore endotermico come sfondo del test per gli autisti.
Cosa dire, invece, dei livelli di stress che ne sono conseguiti? Questi sono stati misurati in due maniere diverse: sia sfruttando il dispositivo medico Empatica E4 da un lato, che compilando un questionario alla fine di ogni viaggio.
Lo strumento di Empatica 4 serviva a misurare i livelli di sudore dei partecipanti, la loro temperatura corporea e frequenza cardiaca. Il questionario, invece, aveva lo scopo di rilevare recensioni positive o meno, relativamente al grado di serenità percepito alla guida del veicolo.
Ecco i risultati dello studio
Le risposte dei partecipanti hanno di gran lunga preferito e apprezzato il silenzio e la tranquillità che derivava dal guidare un veicolo elettrico, pertanto senza alcunché rumore.
I risultati emersi, quindi, hanno dimostrato come ci sia un legame diretto tra rumore e stress.
“È chiaro che il fastidio del traffico possa risultare stressante per chi lo vive da fuori” – ha dichiarato il Dottor Williams – “ma avere la possibilità di ricevere commenti di questo tipo da parte dei conducenti ci ha sicuramente colpito”.
Verso una nuova consapevolezza
Senz’altro scoprire che si produce meno stress guidando veicoli a meno impatto ambientale, suona come un’arma vincente contro il problema attuale della crisi climatica.
Certo, non basta per risolvere l’intero problema ma, chissà, potrebbe infondere maggiore serenità nel cittadino alla guida. Questo, insieme ad un pizzico di consapevolezza verso un nuovo modello di sostenibilità e felicità interiore.
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