È impalpabile, incolore e anche inodore… Di cosa si tratta? Dell’idrogeno! Questo gas, presente in tutto, anche in noi, ha colori diversi in base agli elementi a cui si lega. Ma quali sono?
Vi siete mai fermati a pensare che non è solo carne quello di cui siamo fatti e che tutto ciò che ci circonda ha una natura molto più complessa di quello che sembra?
In natura, sono tanti i gas presenti. Questi ultimi, sono fondamentali per l’equilibrio dell’atmosfera e allo stesso tempo, costituiscono alimento quotidiano per tutto quello che facciamo.
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Fatta questa premessa, vogliamo parlarvi dell’interessante teoria dei colori dell’idrogeno, il quale, di per sé, non è colorato e non ha una consistenza, trattandosi di un gas. Eppure…
Una volta appurato il fatto che l’idrogeno è presente ovunque, anche nell’universo, essendo costituente di maggioranza del sole e delle stelle, nonché di Giove, sulla Terra è presente solo in combinazione con altri elementi.
Per staccare l’idrogeno e produrre energia quindi, è necessaria un’altra fonte di energia. Ed è proprio in base al tipo di scissione utilizzata che l’idrogeno assume un colore diverso rispetto ad un altro.
Per esempio, l’idrogeno nero è quello che si ottiene scindendo l’acqua dall’idrogeno tramite corrente prodotta da centrali a carbone o petrolio: bocciato in toto!
L’idrogeno grigio invece può essere estratto da una reazione chimica o estratto dal metano o da altri idrocarburi. Produce pertanto CO2, anche se questa non influisce molto sull’inquinamento.
Abbiamo poi l’idrogeno blu, che non è un vero processo di scissione perché l’idrogeno separato viene subito catturato e immagazzinato negli idrocarburi fossili.
Dulcis in fundo, l’idrogeno verde si separa dagli altri atomi tramite una spinta energetica che proviene da centrali che impiegano energie rinnovabili, come solare e fotovoltaica.
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Parlare dei metodi di estrazione dell’idrogeno è sicuramente importante. Ma in fondo, la vera domanda che preoccupa il pubblico è: ma a cosa serve quest’idrogeno nella sua purezza?
Molti studi e ricerche concordano sul fatto che l’idrogeno sia un vettore per la produzione dell’energie, e quindi, se giustamente accoppiato, potrebbe essere una fonte di energia ecologico senza pari!
Pensate che, se combinato tramite un processo elettrochimico con l’ossigeno, l’idrogeno potrebbe produrre energie per i motori. È il caso, non solo di auto, ma anche di mezzi di trasporto a lunga percorrenza.
Questa trovata è davvero geniale perché l’idrogeno, a differenza degli altri gas, non produrrebbe anidride carbonica ma solo vapore acqueo!
Verrebbe spontaneo chiedersi quindi: perché mai, con tutti i progressi dell’ultimo secolo, non siamo arrivati prima a questa conclusione? Poco importa sapere la risposta a questo quesito. L’importante è agire… e in fretta!
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