Il cambiamento climatico riguarda tutto il mondo… anche l’Italia. Ma in che situazione ci troviamo? Guardiamola più da vicino.
È arrivato l’ultimo rapporto Istat, relativo ai dati del 2020, che mostra lo scenario pericoloso nel quale versa l’intero territorio italiano. Se qualcuno credeva che la nostra bella penisola fosse esente dagli effetti del riscaldamento globale beh, dovrà purtroppo ricredersi.
L’immagine del cambiamento climatico relativa all’Italia mostra un quadro generale alquanto allarmante. Le temperature medie sono in aumento, la stagione estiva si è allungata, piove sempre con meno frequenza e anche le notti calde ed afose sono in aumento.
La soglia del +1,5 gradi è ormai vicinissima, non manca molto per arrivare a toccarla e addirittura superarla. Con l’accordo di Parigi noi, come tante altre Nazioni dell’Unione Europea, ci eravamo ripromessi di impegnarci per contrastare il cambiamento climatico cercando di limitare al massimo i danni.
A quanto pare la nostra si sta rivelando una missione a tutti gli effetti fallimentare. Il nostro è un viaggio diretto verso quella linea di confine invalicabile che noi stiamo inesorabilmente per oltrepassare.
Cambiamento climatico e dati allarmanti
Il riscaldamento globale avanza anche e soprattutto a causa dell’inquinamento causato dalle città che fungono da hotspot e alimentano la crisi climatica. I dati dell’Istat hanno rilevato dei picchi anomali come ad esempio quello verificatosi nella città di Perugia, la quale ha raggiunto persino i +2,1°.
Roma ha toccato i +2°, Milano +1,9°, Bologna +1,8° e Torino +1,7°. Una situazione davvero incredibile ed allarmante. Senza considerare che sono aumentate anche le giornate estive che superano i 25°, arrivando ad oltre 112. Le notti tropicali sono arrivate a 56, e sarebbero quelle durante le quali la temperatura supera i 20°.
Le variazioni che il clima italiano sta subendo sono davvero consistenti e considerevoli. Le anomalie più rilevanti consistono in un aumento di oltre 15 giorni estivi, e di più di 18 notti calde ed afose all’anno.
Tuttavia ci sono anche casi più gravi come ad esempio quelli di alcuni capoluoghi d’Italia. Aosta ha guadagnato ben 41 giorni in più di caldo estivo, Perugia oltre 35 e Roma almeno più di 27. Anche per le notti tropicali la situazione è la medesima, Napoli è una delle aree più colpite con addirittura più di 53 notti calorose, Milano con oltre 34 e Catanzaro con più di 33.
Altri ed ulteriori problematiche
A tutte le questioni riguardanti la crisi climatica che fino ad ora sono state illustrate, come se non bastasse, si va ad aggiungere purtroppo anche il problema della siccità. Secondo una recente analisi sembra che il 2020 sia stato l’anno nel qual ha piovuto di meno nell’ultimo decennio.
Questa situazione va ad incidere sul settore agricolo che si trova in una condizione di estrema difficoltà. Molte colture sono a rischio, parecchi raccolti sono andati persi e inoltre, le previsioni future non sembrano per nulla favorevoli.
Bisogna poi considera anche il pessimo stato della rete idrica in cui versa l’intera penisola italiana. Un punto cruciale che va a scontrarsi con l’intero quadro dell’attuale situazione. È evidente che un’azione mirata e decisa da parte del governo è quanto di più urgente e necessario al momento.