Un’imprenditrice di successo con sindrome di down | Un esempio di vita per tutti

Questa è la storia di un’imprenditrice, davvero fuori dagli schemi, che ha deciso di sfidare ogni pregiudizio e di rincorrere il suo sogno. 

Lavoro, una parole che soprattutto negli ultimi anni è diventata per molti un vero e proprio incubo. Diventa sempre più difficile e complicato riuscire a trovare un impiego che soddisfi appieno ogni esigenza.

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Divitto imprenditrice (@colletteyscookies)

Riuscire a trovare quello giusto, che sia allo stesso tempo adatto e che permetta un reale sostentamento, diventa sempre più un miraggio. A tutto ciò, vanno aggiunte le problematiche relative all’idoneità rispetto al lavoro per il quale ci si sta candidando.

Sono note le esperienze delle tante persone che sono state rifiutate perché inadatte a svolgere determinate mansioni in quanto non avevano abbastanza esperienza. Altre volte, ironia della sorte, molti sono stati rifiutati perché invece di esperienza ne avevano troppa.

E come se non bastasse, a peggiorare la situazione ci sono anche i pregiudizi. Se è già difficile trovare lavoro, immaginate quanto può esserlo per chi è invalido oppure, per chi ha la sindrome di down.

Un’imprenditrice fuori dagli schemi

Collette (@colletteyscookies)

La storia che vogliamo raccontare è quella di Collette Divitto, una giovane donna classe 1990. Nel corso della sua vita ha provato davvero con tutta se stessa a cercare un lavoro ma, purtroppo, i “no” che si è sentita dire sono stati davvero moltissimi.

La sua più grande passione è sempre stata quella di cucinare biscotti, e lei nella vita non vuole fare altro che questo. Fortunatamente la sua famiglia le ha sempre mostrato grande supporto e non l’ha mai abbondata, neanche durante questa grande sfida.

Collette ha la sindrome di down ma questo non l’ha di certo fermata, e la ricerca di un impiego è diventata per lei una sfida ancora più grande. Il suo cavallo di battaglia sono i biscotti a base di cannella e scaglie di cioccolato.

Oltre ad essere i dolci preferiti di casa, sono proprio quelli che le hanno aperto la strada verso un’occasione che la giovane pasticcera ha saputo cogliere al volo. Ad apprezzare questi deliziosi biscotti è stata infatti anche una pasticceria di Ridgefiel, in Connecticut. I proprietari sono rimasti così colpiti dalla loro bontà che hanno deciso di ordinarne moltissimi.

Solo un punto di partenza

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Imprenditrice Divitto (@collettyscookies)

Gli “Amazing Cookies” di Collette hanno dato il calcio di inizio per un vero e proprio business. Con l’aiuto della mamma la giovane pasticceria ha infatti dato il via alla sua nuova vita da imprenditrice.

Divitto ha costituito una sua personale startup, ha costruito un sito web e nel 2016 ha aperto la Colletty’s Cookies. Un’attiva attraverso la quale sforna e vende i suoi deliziosi biscotti e che in questi ultimi anni ha fatturo 1,2 milioni di dollari.

Collette Divitto, una giovane donna, imprenditrice e con la sindrome di down, è la testimonianza vivente che tutto è possibile!

Con la sua impresa di successo, Collette ha offerto lavoro anche a diverse persone con disabilità. Ognuna di queste svolge compiti e mansioni differenti, dalla cucina all’amministrazione. Ha lottato e ha fatto la differenza perché, come ha spesso ripetuto anche lei, nessuno deve essere discriminato sulla base del pregiudizio.

Un’imprenditrice con la sindrome di down

Oltre alla sua impresa dolciaria, Collette ha creato anche la Collettey’s Leadership Programs. Un percorso pensato proprio per aiutare le persone che hanno la necessità di prepararsi ad entrare nel mondo del lavoro.

Ha scritto dei libri per bambini ed ha partecipato, come protagonista, a diversi documentari come ad esempio Born for Business. È stata intervista da molte testate giornalistiche e tv, curiose di ascoltare la sua intraprendente storia.

In quelle occasioni, la giovane imprenditrice ha più volte sottolineato la disparità che esiste nel mondo del lavoro statunitense. La percentuale di persone con disabilità impiegate è davvero bassa, quasi inesistente rispetto al resto della popolazione.

Lo stesso discorso, purtroppo, vale anche per l’Italia. Stando ai risultati dell’ultimo rapporto ISTAT si attesta che siano occupati solo il 32,2% di coloro che soffrono di limitazioni. Un dato che va a scontrarsi contro il 59,8% delle restanti persone. Stime effettuate su una popolazione compresa tra i 15 e i 64 anni.

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