Il “cimitero” di pneumatici più grande al mondo si trova in Kuwait e sta bruciando. Effetti devastanti sulla salute, preoccupazioni per il disastro ambientale.
Le immagini sono impressionanti: un’enorme nube di fumo si eleva dal deposito di pneumatici più grande al mondo, in Kuwait. Sarebbero oltre 7 milioni gli pneumatici presenti, accatastati in un’area desertica nella zona di Sulaibiya, e i danni per l’ambiente sono incalcolabili.
L’incendio è divampato nei giorni scorsi e al momento le fiamme sono visibili a chilometri di distanza, come dimostra il video più sotto. Purtroppo, già in passato si erano verificati incendi in questa zona che può arrivare a raggiungere oltre i 50°C di temperatura.
Come detto, la preoccupazione ora è tutta per l’ambiente. L’impatto della nube tossica sulla zona, insieme alla difficoltà di spegnere un incendio di tale portata, hanno allarmato tutto il mondo.
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Il fumo porta infatti con sé sostanze chimiche tossiche, come monossido di carbonio e anidride solforosa che si formano dalla decomposizione degli oggetti di gomma. Le conseguenze per la salute umana vanno dalle malattie respiratorie al cancro, con effetti a breve o lungo termine.
Anche l’ambiente è in pericolo: gli pneumatici infatti rilasciano anche metalli pesanti e petrolio quando bruciano, che col tempo si diffondono nel terreno e nelle acque andando così a inquinarli. I villaggi sono molto vicini alla zona del deposito, dunque saranno molte le conseguenze sulla salute umana e del pianeta.
Per risolvere questo problema sono necessari interventi tempestivi ma, soprattutto, un’azione a lungo termine al fine di smaltire in modo diverso gli pneumatici. Le gomme hanno un’elevata resistenza e dunque gli pneumatici sono difficilmente biodegradabili.
Tuttavia, anziché stiparli in enormi depositi esposti al rischio di incendi, molti Paesi hanno provveduto a ottimizzarne il recupero evitandone l’abbandono, tra questi l’Italia dove grazie ad un recente decreto “end of waste” si vuole implementare un sistema che garantisce la raccolta e recupero della totalità dei pneumatici regolarmente immessi sul mercato con una raccolta capillare ed una successiva produzione di granulo da utilizzare nel settore degli asfalti stradali, dell’impiantistica sportiva, dell’edilizia e dell’arredo urbano da parte di aziende specializzate
In questo modo si può recuperare lo pneumatico come materiale, prevenendo la formazione di rifiuti e proteggendo l’ambiente.
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