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Report shock: Quali sono i marchi famosi che inquinano di più al mondo?

Il collegamento tra famosi marchi e inquinamento da plastica è ogni anno sempre più stretto. Quanto emerso dal rapporto di fine dicembre  Break Free From Plastic mette in ginocchio grandi aziende costringendoli a guardare in faccia la dura realtà.

Abbiamo parlato molte volte di come l’inquinamento da plastica sia diventato una piaga enorme per il pianeta. A parlarne nello specifico arriva ogni anno, impietoso, il risultato di un report che mette i più grandi marchi inquinanti sotto gli occhi di tutti.

Il marchio Coca-Cola si ritrova al primo posto come azienda più interessata nell’inquinamento da plastica per ben 4 anni di seguito (foto pixabay)

È infatti in nome dei grandi interessi economici che ancora non si è fatto niente o troppo poco per sistemare questa preoccupante situazione. Non si può fare finte che tutto vada bene e girarsi dall’altra parte mentre il nostro mondo, piano piano, muore.

Break Free From Plastic è un movimento nato per ridurre i rifiuti di plastica in tutto il mondo. Ha al suo seguito migliaia di cittadini volontari che aiutano a ripulire il pianeta. Nato nel 2016, annualmente, stila importanti report sui nomi dei marchi che inquinano di più.

In questo modo si ha una visuale generale su come si muovono le aziende coinvolte per migliorare la loro posizione all’interno di una classifica alquanto vergognosa. Purtroppo ci sono aziende che hanno fatto davvero troppo poco.

Quali sono i marchi rei di un inquinamento di plastica maggiore

Il report del 2021 di Break Free From Plastic mette sotto gli occhi di tutti i brand più inquinanti (foto BreakFreeFromPlastic.org)

Pepsi e Coca-cola. I due marchi di bevande più famose sono prime nella classifica di quelli più inquinanti per il pianeta. L’ultima, nello specifico, è il quarto anno di seguito che si trova al primo posto nei report di Break Free From Plastic.

È davvero un triste primato. Significa che le azioni intraprese non sono bastate. Se poi contiamo che i consumatori di queste due aziende non fanno altro che aumentare, diventa sempre più difficile mantenere il problema sotto controllo.

Come abbiamo visto in uno scorso articolo, la Coca-Cola si è impegnata per aumentare la percentuale dei suoi packaging riutilizzabili del 25 %. Una percentuale importante se si prende in esame l’alto numero di packaging prodotti annualmente da questa azienda.

Tra gli altri marchi ad alto tasso di inquinamento troviamo la Nestlé, l’Unilever, Procter & Gamble, Mondelez International, Philip Morris, Danone, Mars, Colgate-Palmolive. Ci si augura che siano loro i marchi, per primi, a fare qualcosa per migliorarsi.

Tiziana Spano

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