La presenza di inquinanti endocrini nell’acqua potabile rappresentano un elevato rischio per la salute che non si può sottovalutare. Ecco come l’Unione Europea ha deciso di muoversi per scongiurare possibili danni alla salute e all’ambiente.
Da Bruxelles è arrivato finalmente l’obbligo di una monitorazione seria su tutta la catena di approvvigionamento idrico. Questo significherebbe acqua potabile di maggiore qualità che sgorga dai nostri rubinetti.
Una migliore qualità dell’acqua avrebbe un impatto davvero importante non solo sulla nostra salute, ma anche sulla salute del nostro pianeta, ormai sommerso da quintali di inquinanti plastici. E anche sulle nostre tasche, perché significherebbe risparmiare sull’acqua confezionata.
Virginijus Sinkevičius, il Commissario per l’Ambiente, si è chiaramente espresso, dichiarando che i compromessi per l’acqua del rubinetto non possono esistere. L’acqua potabile deve assolutamente essere sicura, per la nostra salute e anche per l’ambiente stesso.
Gli Stati membri dell’Unione hanno ora tempo fino al 23 Gennaio del 2023 per creare una catena di monitoraggio seria che intervenga con tempistiche brevi nel caso ci fosse un superamento dei valori delle linee guida.
Cosa sono gli inquinanti endocrini e perché non devono essere presenti nelle nostre acque potabili
Sono il beta estradiolo e il nonilfenolo le due sostanze sotto controllo. Il primo è un composto utilizzato come solvente, plastificante, o ritardante di fiamma. Il secondo invece è una molecola contenuta nei pesticidi. Insomma, due elementi non proprio salutari.
Questi due componenti, che potrebbero trovarsi in dosi alte nelle nostre acque, sono sospettati di essere degli inquinanti endocrini. Ma cosa sono di preciso? Sono sostanze o molecole chimiche dannose per la salute che agiscono sugli ormoni e sul sistema endocrino.
Non solo su quello umano, ma anche su quello animale. Possono essere la causa di diverse patologie, alcune molto importanti come i disturbi da deficit dell’attenzione, problemi cognitivi, problemi di sviluppo sessuale.
I danni possono addirittura arrivare al feto, nel caso di una gravidanza in atto. È quindi importante che non passino attraverso una fonte di approvvigionamento così importante come quella che l’acqua potabile rappresenta.
Ci si augura tutti che gli obblighi varati dall’Unione Europea vengano presi in alta considerazione e ci si appresti quanto prima, e non solo sulla soglia della scadenza data, a effettuare delle modifiche e dei controlli seri.