La tecnologia può aiutare a tutelare le specie che vivono sul nostro pianeta. In particolare l’Intelligenza Artificiale che viene già usata in molte aree a questo scopo.
Come possiamo servirci della tecnologia per aiutare l’ambiente? E’ una domanda spesso scontata, ma che in realtà dovrebbe essere al centro delle riflessioni sull’innovazione tecnologica.
Sono sempre di più, infatti, le opportunità offerte dai nuovi device. Sistemi che effettivamente possono essere sfruttati per salvaguardare il pianeta. Ci sono tecnologie che hanno potenzialità enormi e che possono salvare intere specie, se vengono indirizzate nella giusta direzione.
La biodiversità della Terra è sempre più in pericolo a causa dei cambiamenti climatici, causati a loro volta dalle azioni dell’uomo. Proprio l’essere umano sarebbe però in grado di invertire la rotta, grazie al potenziale offerto dalle tecnologie innovative.
Pensiamo ad esempio all’Intelligenza Artificiale: utilizzata sempre di più nella ricerca scientifica, è molto utile per monitorare le specie viventi e agire per salvaguardarle. Ci sono, in particolare, alcuni ambiti in cui l’IA viene già sfruttata e sta portando a ottimi risultati. Con l’auspicio, dunque, che si possa diffondere in qualsiasi ecosistema a rischio e non solo.
Come possiamo sfruttare l’Intelligenza Artificiale per salvare gli animali, in particolare le specie più a rischio? Alcuni esempi sono riportati dal Guardian: ecco come l’IA può tutelare la fauna.
In Zambia, il parco nazionale di Kafue ospita oltre 6.500 elefanti in un’area che si estende per 22 mila chilometri quadrati. Per proteggerli dai bracconieri, speciali telecamere a infrarossi sfruttano l’IA per segnalare se qualcuno si introduce nel parco. Un ottimo aiuto per i ranger, che così tutelano in modo più efficace questa specie a rischio.
Individuare la posizione esatta delle balene è fondamentale per proteggerle, ma spesso non così semplice soprattutto nell’Oceano Pacifico. L’IA è quindi venuta in aiuto della National Oceanic and Atmospheric Association: analizzando il “canto” con cui comunicano questi cetacei, è infatti possibile stabilire una traccia del loro percorso e monitorarli.
Dopo gli incendi devastanti che si sono verificati in Australia tra il 2019 e il 2020, i koala sono sempre più a rischio. Grazie a droni e telecamere a infrarossi, uniti all’IA, nel Queensland si è riusciti a individuarne molti esemplari e quindi a monitorarli in modo più efficace per salvaguardarli.
Infine, l’IA è stata utilizzata in Congo per la tutela di numerosi animali. Qui si trova infatti una delle foreste pluviali più estese al mondo, insieme a numerosi animali come scimpanzé, gorilla ed elefanti. Grazie a telecamere e fototrappole, con un software basato sull’AI, i ranger tengono sotto controllo la fauna e intervengono velocemente in caso di minacce.
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