L’Italia è stata ufficialmente condannata dalla Corte di Giustizia Europea. Ecco quali sono le drammatiche accuse ricevute.
Ci troviamo nell’era della sostenibilità, un periodo nel quale abbiamo ufficialmente compreso la necessità di perseguire obiettivi etici e in linea con le necessità del Pianeta… o almeno così credevamo.
Stiamo conducendo il mondo intero verso il baratro, e la velocità con il quale lo stiamo facendo aumenta ogni giorno di più. La nostra missione, ad oggi, è quella di cercare di invertire questa tragica rotta, o quantomeno di limitare il più possibile i danni.
L’Italia, tutta l’Europa, e anche il restante degli Stati del mondo, sono stati più e più volte invitati a firmare accordi che limitassero le emissioni di gas serra nell’aria e riducessero tutti quei fattori estremamente inquinanti e nocivi per il Pianeta.
Parliamo di trattati che avevano come principale obiettivo quello di mantenere la temperatura globale al di sotto di 1.5C°, numero che una volta superato comporterebbe gravi rischi per tutta l’umanità. Ma non solo, ci sono state pressioni anche per quanto riguardo il discorso della transizione energetica, tecnologica, dei mezzi di trasporto.
Come abbiamo accennato all’inizio, bisogna fare tutto ciò che è in nostro potere per salvaguardare la Terra. Tuttavia, proprio quando credevamo di aver ormai intrapreso la giusta rotta la realtà arriva a svegliarci.
La nostra amata Italia è stato uno dei primi Paesi a mostrarsi a favore delle nuove normative previste dall’Unione Europea nell’ambito della tutela del Pianeta. Purtroppo però, le parole e una semplice firma non sempre bastano.
Infatti è da poco arrivata una triste condanna per la nostra penisola, siamo stati considerati inadempienti agli obblighi previsti dalle normative europee. Avremmo dovuto ridurre le nostre emissioni di anidride carbonica e gas serra responsabili dell’inquinamento dell’atmosfera e a quanto pare: non lo abbiamo fatto.
Torino, Milano, Bergamo, Brescia, Firenze, Roma, Genova, Catania, queste sono alcune delle grandi città che hanno superato limiti di emissione di biossido di azoto consentiti nell’aria. Le conseguenze di tutto ciò sono ovviamente relative alla qualità dell’aria e della vita delle persone.
Secondo la Corte di Giustizia Europea la colpa sarebbe proprio del governo italiano poiché non avrebbe adottato alcuna misura utile a ridurre questa problematica. Le accuse infatti risultano tutte vere, purtroppo.
Per il momento sembra che non ci saranno conseguenze dirette o sanzioni salate da dover pagare tuttavia, l’Italia è stata nuovamente invitata ad allinearsi alle esigenze attuali. Non possiamo più far finta di nulla, è necessario adottare delle politiche che possano realmente risolvere questa situazione.
Non dobbiamo dimenticare che in gioco c’è il futuro di ognuno di noi, dei nostri figli, degli animali, del Pianeta. Non è più il momento di giocare, adesso bisogna agire.
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