L’Italia ha superato il target dell’Unione Europea fissato per un importante obiettivo, anticipando i tempi di ben 15 anni! I dati del nuovo rapporto UNIRIMA.
L’Italia, quest’anno, può dirsi un Paese campione sotto tantissimi aspetti. Dallo sport all’alimentazione, con alcuni risultati conseguiti anche a livello ambientale, questa volta batte tutti sul tempo e anticipa di ben 15 anni un obiettivo preciso fissato dall’UE.
Si tratta del riciclo della carta, per cui la nostra penisola ha raggiunto un livello record: nel 2020, infatti, il tasso di riciclo degli imballaggi di carta e cartone in Italia è arrivato all’87,3%, a fronte dell’obiettivo europeo fissato all’85% per il 2035.
Un ottimo risultato che vede il nostro Paese compiere un ulteriore passo avanti nella direzione dell’Economia Circolare. L’Italia, anticipando di 15 anni l’obiettivo prefissato dall’Unione Europea, dimostra ancora una volta di essere attenta alla sostenibilità e soprattutto di essere in grado di adeguarsi a standard più ecologici.
La pandemia, dunque, non ha fermato il riciclo della carta e cartone nel nostro Paese: anzi, visti i dati sembrerebbe averlo incentivato. Nonostante il Covid, infatti, il settore ha retto e dopo la crisi che aveva determinato il crollo dei prezzi le quotazioni della carta da macero sono aumentate.
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600 impianti di riciclo in Italia
I dati sono stati presentati all’interno del nuovo report 2021 di UNIRIMA (Unione Nazionale Imprese Recupero e Riciclo Maceri) che rappresenta il 90% delle aziende del settore per volumi gestiti).
I 600 impianti di riciclo distribuiti in Italia hanno infatti prodotto 6,8 milioni di tonnellate di carta da macero “aumentando del 3,2%, la produzione di materia prima rispetto all’anno precedente e rispondendo adeguatamente al fabbisogno del mercato“, si legge nel rapporto di Unirima.
Nel report, inoltre, si evidenzia come il settore della carta da macero sia un comparto efficiente che riesce a dare lavoro a tante piccole e medie imprese specializzate, “per un valore della produzione aggregato di circa 4 miliardi e 20mila addetti, e che esporta annualmente circa 1,8 milioni di tonnellate di materia prima di qualità“. Anche per questo, rappresenta “il cuore dell’economia circolare italiana e riscuote un forte riconoscimento all’estero“.
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La carta da macero in uscita dagli impianti di recupero è arrivata a 6,77 milioni di tonnellate nel 2020, di cui 4,96 milioni sono state utilizzate nel mercato interno e le rimanenti 1,81 milioni sono state esportate. Il tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici ha raggiunto l’87,35%: al di sopra della media europea del 73,9% nell’anno.
Infine, come riportato dal documento di Unirima, i rifiuti di carta e cartone costituiscono circa il 19% del totale della raccolta differenziata comunale e per il 2021 si stima un incremento di circa il 3%.