Il nuovo Servizio Civile Ambientale è stato introdotto a fine agosto e avrà durata biennale. Una svolta per l’Italia, che coinvolgerà i giovani in progetti legati alla sostenibilità.
Una bella novità per quanto riguarda l’ambiente arriva dal nostro Paese: nasce infatti, quest’anno, il “Servizio Civile Ambientale e per lo sviluppo sostenibile“. Una svolta che era stata suggerita a marzo 2021 da FacciamoECO – Federazione dei Verdi e che vuole coinvolgere quanti più giovani possibile in progetti legati alla sostenibilità ambientale.
Il protocollo d’intesa per l’istituzione del nuovo Servizio Civile Ambientale è stato firmato dal Ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani e dal Ministro per le Politiche giovanili Fabiana Dadone. Una firma storica, potremmo pensare, che sottolinea un’attenzione sempre maggiore ai temi dell’ecologia nel nostro Paese.
La novità prevede di introdurre nell’ambito del Servizio Civile Universale, dunque, “programmi e progetti finalizzati alla rivoluzione verde e alla transizione ecologica“. Per sostenerli, il Ministero per la Transizione ecologica ha messo a disposizione 10 milioni di euro per l’anno 2022 e altrettanti ne sono stati stanziati per il 2021 da parte del Dipartimento per le Politiche giovanili.
Ma in cosa consiste il Servizio Civile Ambientale e quali sono i requisiti per accedervi?
Un Servizio Civile per l’ambiente
Il nuovo “Servizio Civile Ambientale e per lo sviluppo sostenibile” intende da un lato formare sempre più giovani per sensibilizzarli alle tematiche ambientali, dall’altro inserirli nel mondo del lavoro che si configura come sempre più attento alla salute del nostro pianeta.
Le prospettive sono quindi delle migliori, ma andiamo a vedere nel dettaglio gli obiettivi di questa nuova tipologia di Servizio Civile. Anzitutto, il programma vuole far sì che sempre più operatori volontari possano contribuire a iniziative legate all’ambiente anche a supporto degli enti territoriali.
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Inoltre, il progetto intende garantire una formazione sulle tematiche ambientali anche per gli enti aderenti al Servizio Civile e per la popolazione. Ancora, si vogliono valorizzare le competenze relative alla green economy e alle nuove professionalità legate a numerosi settori, ma anche ai cosiddetti green jobs.
In particolare, vengono menzionati: biodiversità, lotta allo spreco alimentare, energie rinnovabili, nuove tecnologie ambientali, digitalizzazione, economia circolare, bio-economy, tutela del patrimonio marino-costiero, blue economy, lotta al Marine Litter, Green Public Procurement e Criteri Ambientali Minimi, educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile.
Come accedere al Servizio Civile Ambientale
Per il momento, il Ministero per la Transizione ecologica non ha ancora pubblicato il bando relativo al nuovo Servizio Civile Ambientale ma, secondo quanto riportato anche da Linkiesta, il limite di età potrebbe essere portato ai 35 anni (e non più a 28).
Per quanto riguarda la retribuzione, inoltre, dovrebbe essere pari a quella attualmente prevista per il Servizio Civile Universale: intorno ai 400 euro. Il bando, ad ogni modo, dovrebbe essere pubblicato entro dicembre 2021.
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Questa bella novità introdotta in Italia potrebbe non solo implementare sempre più progetti green ma anche incrementare il numero di giovani attenti alla sostenibilità e pronti a inserirsi nel mondo del lavoro con una visione maggiormente volta al rispetto dell’ambiente.