Leonardo Di Caprio nuovamente alle prese con la scalata per un mondo più sostenibile. Adesso investe in un grande progetto.
Una tematica di rilevanza sempre maggiore, è quella che riguarda gli allevamenti intensivi. È un argomento che viene toccato da molto tempo. Le questioni relative ai metodi malsani con cui gli animali vengono allevati, e l’impatto ambientale derivato dal consumo di carne, sono ormai situazioni note.
La FAO, l’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura delle Nazioni Unite, ha previsto che entro il 2050, il consumo di carne e di alimenti derivanti dall’allevamento intensivo, aumenteranno di circa il 40-70% in tutto il mondo.
Dati davvero allarmanti. Infatti, sempre con maggiore forza si fa strada la convinzione che ci sia bisogno di una rivoluzione sostenibile nel sistema di produzione alimentare. Un cambiamento che dovrà riguardare l’intero globo.
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L’investimento di Leonardo Di Caprio
Leonardo Di Caprio è già molto conosciuto per il suo interesse ad iniziative a favore della sostenibilità. Da grande attivista, questa volta ha scelto di contribuire alla lotta contro la crisi ambientale investendo il suo tempo e le sue risorse economiche a favore di un grande ed innovativo progetto.
Sarà investitore, ed anche consulente, di Aleph Farms e Mosa Meat. Si tratta di due aziende leader del settore emergente della carne coltivata. Queste, sono in grado di produrre la carne in laboratorio utilizzando le cellule animali.
Grazie ad una specifica tecnologia attraverso questa produzione in “laboratorio” si riuscirebbe a realizzare un tipo di alimento identico a quello che comunemente viene commercializzato. Mosa Meat ad esempio, nel 2013 ha esordito con il primo hamburger di manzo coltivato al mondo. Mentre Aleph Farms ha lanciato la prima bistecca nel 2018 e la prima costata nel 2021.
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La carne sintetica potrebbe ridurre gli impatti negativi dell’industria dell’allevamento
Il People’s Climate Vote (voto popolare sul clima), condotto dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo ha evidenziato quanto il cambiamento delle abitudini alimentari, anche se possibile, sia davvero complicato da ottenere. Il 64% degli intervistati considera il cambiamento climatico un’emergenza globale, tuttavia, la maggior parte delle persone sembra che non sia affatto intenzionata a rinunciare alla carne. Solo il 30% delle persone partecipanti al sondaggio cambierebbe per una dieta a base vegetale.
La carne coltivata potrebbe quindi essere una soluzione? Certamente offre l’opportunità di limitare gli impatti negativi dovuti alle emissioni generate dagli allevamenti intensivi. Tutto senza dover allevare e uccidere nessun essere vivente. Un vantaggio sotto il punto di vista ambientale e del benessere degli animali.
Leonardo Di Caprio sembra entusiasta di poter contribuire in modo attivo ad un progetto dal valore così promettente. Soprattutto perché potrebbe risultare una vera svolta epocale alla lotta contro la crisi climatica. In un’intervista lo stesso attore ha dichiarato:
“Mosa Meat ha aperto la strada a un modo più pulito e gentile di produrre vera carne […] sono onorato di unirmi a loro come consulente e investitore.”
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Sembrano esserci i buoni presupposti affinché venga approvato l’utilizzo di questa alternativa più sostenibile alla carne. Tuttavia, ci sono tanti punti ancora da affrontare come il problema dei costi oppure quello dell’opinione pubblica, la disponibilità al consumo di un prodotto realizzato completamente in laboratorio.