La richiesta di macchine per riciclare le bottiglie di plastica in ogni supermercato è stata fatta all’UE dai cittadini, attraverso una petizione. Come funziona #ReturnthePlastics.
Il problema dell’inquinamento da plastica è sempre più diffuso a livello globale. Questo materiale, quando non viene riciclato o raccolto correttamente, rischia infatti di finire nelle discariche o nei corsi d’acqua.
Nel mondo esistono delle vere e proprie “isole di plastica galleggianti“, create appunto dall’ammassamento dei rifiuti che arrivano al mare, dove gradualmente si frantuma la plastica fino a diventare microplastica che viene ingerita dai pesci. Inoltre, gli scarti gettati in mare rischiano di intrappolare gli animali marini, in particolare le tartarughe, mettendone a rischio la sopravvivenza.
Ma dagli animali che popolano il mare alla nostra tavola, il passo è breve: si stima che ogni persona ingerisca in media 5 grammi di microplastiche alla settimana, l’equivalente di una carta di credito. Insomma: se qualcuno non dovesse avere minimamente a cuore la fauna marina, molto egoisticamente, almeno pensi alle ripercussioni della plastica sulla propria salute.
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Per cercare di arginare il problema, dunque, i cittadini da tutta Europa hanno chiesto alla Commissione Europea, attraverso una petizione, che nei supermercati vengano installate macchine per il riciclo della plastica.
L’iniziativa si chiama #ReturnthePlastics e prevedrebbe una cauzione di 15 centesimi per ogni bottiglia acquistata nell’UE, che vengono poi ridati al consumatore quando riporta la bottiglia vuota e la ripone nelle macchine per smaltire la plastica. I cittadini chiedono che il meccanismo venga diffuso uniformemente sul territorio dell’Unione Europea, al fine di riciclare quante più bottiglie di plastica possibile, in particolare nei supermercati che sono frequentati ogni giorno da migliaia di persone.
Il nome tecnico dell’apparecchio che verrebbe installato nei supermercati per la resa a vuoto è “reverse vending machine“: un vero e proprio sistema “mangia-plastica” utile per far sì che ogni cittadino si renda conto di quanta plastica consuma e getta poi tra i rifiuti, ma anche per sensibilizzare le aziende.
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Tra le richieste dei cittadini europei, infatti, c’è anche quella di “obbligare i produttori di bottiglie di plastica a pagare le tasse sulla plastica per finanziarne il riciclaggio e il sistema di cauzione e resa (secondo il principio del “chi inquina paga“)“.
Sulle bottiglie di plastica PET verrebbe applicato un logo specifico sulle etichette, per renderle identificabili come adatte al riciclo negli appositi macchinari. La cauzione di 15 centesimi verrebbe trattenuta alla cassa e indicata nello scontrino, restituita poi come buono da spendere nel supermercato per altri acquisti una volta che la bottiglia viene riportata vuota.
Questa esigenza di sensibilizzare ulteriormente verso il riciclo delle bottiglie è legata anche alla nuova direttiva dell’UE, entrata in vigore il 3 luglio 2021, che vieta i prodotti di plastica monouso più spesso ritrovati nelle spiagge come piatti, posate, cannucce. Le bottiglie di plastica non sono incluse nella lista dei prodotti al bando: per questo motivo i cittadini europei auspicano che ci sia una maggiore attenzione e azioni volte al riciclo della plastica come l’iniziativa #ReturnthePlastics.
I cittadini scrivono infatti sulla petizione: “Le strade, le discariche, gli oceani, le foreste e le spiagge di tutto il mondo sono pieni di bottiglie di plastica PET, che hanno bisogno di un periodo che può arrivare a 450 anni per decomporsi“.
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E aggiungono che l’iniziativa andrà a risolvere vari problemi: “Il processo di riciclaggio richiede meno energia o materie prime rispetto alla produzione di bottiglie nuove; le bottiglie di plastica non saranno più gettate per strada, ma raccolte; inoltre, questo sistema promuoverà la consapevolezza dei costi ambientali della produzione di plastica sul nostro pianeta“.
L’obiettivo della petizione è di dare vita a #ReturnthePlastics inizialmente in cinque Stati membri dell’UE, entro la conferenza sul clima COP26 di Glasgow che si terrà dal 1 al 12 novembre 2021. Ma, poi, di adottare il sistema in tutti i 26 Stati membri dell’Unione.
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