Questo alimento non va consumato in quantità eccessive. Gli studi riportano un aumento del rischio di cancro alla prostata: i dettagli
Negli ultimi anni abbiamo letto diversi studi sugli effetti collaterali collegati al consumo di carne. Il consumo di questo alimento aumenta la possibilità di contrarre malattie cardiocircolatorie e all’apparato intestinale. Gli scienziati sono molto preoccupati anche dalla formazione di alcune forme di cancro, probabilmente dovute alle sostanze chimiche utilizzate per colorare la carne.
Le cosiddette carni processate (insaccati, salsicce e salumi) sono nel mirino di alcuni scienziati, i quali affermano che lo sviluppo di malattie gravi è molto più diffuso nei soggetti che consumano molta carne piuttosto che in quelli che non ne consumano o ne mangiano pochissima. L’aggiunta di sostanze chimiche alle carni è regolata da alcune leggi, in vigore in Europa da tempo.
Queste leggi fissano un limite massimo di 150 microgrammi per chilogrammo di prodotto. Gli scienziati hanno analizzato tutti i dati e sono arrivati ad una conclusione.
Salumi e cancro, ecco cosa dice la scienza
Prosciutti e salami sono ricchi di nitriti e nitrati. Si tratta di sostanze che non fanno bene alla salute, ecco perché il loro utilizzo è limitato da alcune leggi in vigore nell’Unione Europea. Uno studio effettuato in Francia ha dimostrato la correlazione tra il consumo di carne e l’aumento della formazione di tumori. Lo studio è stato effettuato su un campione di centomila persone ed è durato sette anni.
I casi di cancro diagnosticati sono stati 3.311, soprattutto al seno e alla prostrata. I ricercatori sostengono che due fette di prosciutto al giorno fanno aumentare del 58% il rischio di ammalarsi di cancro alla prostata negli uomini. Per le donne, il rischio della formazione di un tumore al seno aumenta del 25%. Due fette di prosciutto corrispondono a 0,25 microgrammi di nitriti.
Numeri che fanno rabbrividire, anche perché parliamo di un alimento molto comune nelle cucine degli italiani, consumato a tutte le età. Secondo quanto riportato dallo studio francese, è altamente sconsigliato un consumo eccessivo di carne, soprattutto se si tratta di insaccati. E attenzione al colore della carne: un rosso acceso potrebbe essere il risultato di un eccessivo trattamento chimico.