Sapete qual è la maratona più faticosa al mondo? Pensate che si sviluppa per ben 240 chilometri e dura per 7 giorni interi! Scopriamo insieme dove e quando si svolge.
Tutti noi conosciamo la Maratona di New York, forse la più celebre al mondo e che attira ogni anno runner da ogni angolo della Terra. Un vero e proprio evento che si tiene dal 1997 e raduna circa 52 mila persone ogni anno nella Grande Mela.
Questa maratona si sviluppa nella città statunitense per oltre 42 chilometri, ma se pensate che siano tanti è perché non conoscete la lunghezza di quella più faticosa al mondo. Vi diciamo solo che questa maratona viene corsa nel deserto per 240 chilometri!
Si tratta di un evento sportivo unico, molto impegnativo anche per i corridori più esperti ma che sa regalare grandi soddisfazioni. L’allenamento necessario per prepararsi a questa maratona è fondamentale: pensate che gli atleti hanno a disposizione ogni giorno solamente 9 litri di acqua, ritirabili in punti ristoro che si trovano a 10 chilometri di distanza l’uno dall’altro.
Negli ultimi due anni la maratona non si è tenuta a causa del coronavirus, ma quest’anno torna con gli atleti pronti a sfidarsi nelle condizioni più estreme: stiamo parlando della Maratona delle Sabbie, nel deserto del Sahara marocchino.
La Maratona delle Sabbie
La Maratona delle Sabbie è davvero leggendaria. Si sviluppa per sette giorni in sei frazioni e comprende un giorno di riposo: una vera e propria prova di resistenza fisica e mentale per tutti i runner che si cimentano in questa corsa.
I partecipanti, tra l’altro, percorrono la lunghezza della maratona in completa autosufficienza alimentare. Questa competizione è nata nel 1986 e, nonostante le tante difficoltà che gli atleti incontrano, attira ogni anno tantissime persone. Molti la definiscono una ultra-maratona proprio per le condizioni eccezionali in cui si corre.
Ci sono alcuni maratoneti italiani che hanno segnato la storia di questa gara. Ad esempio Marco Olmo, che partecipa a ogni edizione della Maratona delle Sabbie dagli anni Novanta, tra l’altro conseguendo sempre risultati molto buoni.
E poi c’è Mauro Prosperi, la cui vicenda divenne celebre in tutto il mondo: nel 1994 ci fu una tempesta di sabbia che gli fece perdere l’orientamento, costringendolo a percorrere in solitudine quasi 300 chilometri nel deserto; Prosperi, infatti, rischiò la morte per disidratazione. Nonostante questo episodio, volle partecipare alla corsa per altre sette volte.
Insomma, la Maratona delle Sabbie è sempre in grado di regalare emozioni ed è sicuramente (oltre alla più lunga del mondo) anche la più estrema.