Con i dispositivi di protezione ci conviviamo da oltre un anno ma non abbiamo ancora risolto il grande problema derivato dal loro impatto ambientale.
La pandemia di Covid-19 ci ha costretti, ormai da oltre un anno, a indossare le mascherine quotidianamente per una maggiore sicurezza. Tra i primissimi dispositivi introdotti in tutto il mondo, sono state un oggetto che ha da subito creato problemi: dal loro difficile reperimento in strutture come ospedali e case di riposo ai prezzi inizialmente molto alti, dall’ambiguità sul corretto utilizzo delle differenti tipologie disponibili al grande problema del loro smaltimento e della loro dispersione nell’ambiente.
Perché, certamente, le mascherine sono fondamentali per cercare di limitare la diffusione del virus tuttavia fin troppo spesso diventano un rifiuto che inquina in modo massiccio l’ambiente.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Vigne Plastic Free: ridurre l’inquinamento grazie ai materiali organici
Per le strade delle città, nei parchi, sulle spiagge nel periodo estivo, se ne trovano in qualsiasi posto e dimostrano l’incuria dei cittadini. Dal momento che dovremo convivere con questo oggetto ancora per molto tempo, è necessario quindi diffondere un’educazione sul suo corretto smaltimento ma anche indurre tutti ad adottare le valide alternative, già esistenti, per ridurne al massimo la produzione e l’uso di dispositivi usa e getta.
Mascherine: quanto “pesa” questo nuovo inquinamento
Le mascherine, appunto, sono un rifiuto molto dannoso per l’ambiente. Tutti abbiamo ormai imparato a come indossarle correttamente (per chi ancora non lo avesse capito: devono coprire sia il naso sia la bocca) ma evidentemente non ci rendiamo conto del loro impatto sulla salute del Pianeta.
Secondo alcuni studi realizzati nei mesi scorsi, come riportato da Ansa, “ne utilizziamo 129 miliardi a livello globale ogni mese, ovvero 3 milioni al minuto“. Numeri impressionanti che riflettono l’abitudine all’usa e getta ormai comune anche in questo ambito, un fatto che produce molti più rifiuti di quanto pensiamo.
Alcuni ricercatori della University of Southern Denmark, riporta ancora Ansa, hanno spiegato sulla rivista Frontiers of Environmental Science & Engineering che “le mascherine usa e getta sono prodotti in plastica che non possono essere rapidamente biodegradati ma invece frammentarsi in particelle di plastica più piccole, ovvero micro e nanoplastiche che si diffondono negli ecosistemi“.
LEGGI ANCHE >>> Palloncini: gli addobbi festosi che uccidono animali ed ambiente
Le mascherine rappresentano dunque una vera e propria minaccia ambientale, che se non verrà gestita correttamente porterà al paradosso di provocare conseguenze correlate molto negative proprio per la nostra salute e per quella del Pianeta. E’ necessario prendere coscienza di questa evidenza e trovare soluzioni normative e di comportamento affinché si agisca subito su questo fenomeno.