I Massi di Moeraki, in Nuova Zelanda, sono avvolti da un’aura di mistero. Si tratta di un fenomeno molto particolare, la cui origine si lega alla scienza e ai racconti Maori.
Ci sono tante località, nel mondo, che presentano fenomeni della natura del tutto particolari. Tracce di un passato misterioso, intriso di scienza ma anche di magia e antiche tradizioni, che ancora oggi ci lasciano a bocca aperta per il loro fascino.
La Nuova Zelanda è un Paese dell’Oceania ricco di suggestioni. E’ conosciuta universalmente per i suoi paesaggi verdissimi e le sue scogliere, luoghi dove sono stati girati film cult come la saga de “Il signore degli anelli“, entrati nell’immaginario collettivo come parte di una terra di straordinaria bellezza.
Una terra dove la natura la fa da padrona e le tradizioni Maori sono ancora presenti, custodite dalla popolazione che mostra fieramente le sue antiche radici. In questi luoghi ci sono anche elementi naturali misteriosi, la cui storia è legata alla scienza ma anche a una mitica leggenda.
Si tratta dei Massi di Moeraki (Moeraki Boulders), un gruppo di pietre tonde gigantesche disseminate sulla spiaggia di Koekohe, vicino al piccolo villaggio di Moeraki. Una vera e propria bizzarria geologica, ricca di fascino e di mistero.
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La storia dei Massi di Moeraki è duplice: da una parte è una leggenda Maori a spiegare l’origine di queste circa 50 enormi sfere di pietra. Si narra, infatti, che i massi sarebbero arrivati sulla spiaggia in conseguenza di un naufragio, causato da una violenta tempesta.
I sassi sarebbero, appunto, il carico della canoa Arai Te Uru che navigava verso sud. Le sfere rappresenterebbero, infatti, i cesti tondi di cibo e le zucche. Altri elementi del naufragio sarebbero stati cristallizzati nel paesaggio intorno.
Difatti, la scogliera sarebbe lo scafo, mentre la grande roccia Hipo sarebbe il navigatore. Molte colline tra Moeraki e Palmerston, tra l’altro, sono state chiamate come i membri dell’equipaggio e l’onda che sommerse la nave.
Dall’altro lato, però, c’è anche una spiegazione scientifica sull’origine di questi massi. Nonostante sembrino plasmati dal mare, infatti, sono in realtà frutto della terra. 60 milioni di anni or sono, quando tutta quest’area era ricoperta dall’oceano, le scogliere iniziarono a lavorare questi sassi e li avrebbero poi rilasciati in seguito all’azione degli agenti atmosferici.
I Massi di Moeraki sarebbero stati formati, quindi, dal processo di condensazione avvenuto intorno a piccoli oggetti della spiaggia come conchiglie e ossa, uniti al fango. I sassi più grandi misurano circa 2 metri di diametro!
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