Il fotoreporter tra i più influenti al mondo, volge lo sguardo all’ambiente. Una mostra all’insegna del pianeta, tutta da scoprire.
Con buona probabilità, al suono del nome McCurry ognuno vede raffigurato davanti a sé quell’indimenticabile sguardo della “ragazza afgana”, scatto memorabile e storico. Eppure, il famoso fotografo non finisce mai di stupire, continuando a regalare empatia al mondo intero.
Come in ogni vero artista che si rispetti, oltre la sua arte si nasconde un importante messaggio. Ed è proprio in occasione del progetto Animals, mostra fotografica targata New Exhibition, che McCurry sceglie di stuzzicare l’intelletto umano attraverso le sue sensazionali fotografie.
Il progetto Animals, in mostra dal 27 novembre 2021 al 1° maggio 2022 a Torino, nasce nel lontano ‘92, durante una missione dell’artista nell’area del Golfo. L’obiettivo era quello di informare il mondo sul disastro ambientale e l’impatto faunistico nei luoghi di guerra. Progetto che gli regala una celebre vittoria alla nota competizione del Word Press Photo.
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Sarà proprio a partire da questo servizio, che McCurry deciderà di dare importanza alla natura e ai veri protagonisti di queste oasi: gli animali. Sessanta scatti che mostrano il legame indissolubile tra uomo e animale, ma anche tra uomo e ambiente.
Infatti, l’autore ricorda che fauna locale e globale risentono dell’agire umano, pertanto la cura dell’ambiente e degli animali che ci vivono, dipende soltanto da noi.
In mostra anche ecosostenibilità e salvaguardia dell’ambiente
La mostra firmata New Exhibition stupisce anche per innovazione, e non solo di temi affrontati. Infatti, recentemente brevettato, il sistema Remix 4.0 utilizzato per la mostra, regalerà agli spettatori innovative proiezioni multimediali sul fenomeno dello scioglimento dei ghiacciai.
Come citato, non mancheranno gli spunti di riflessione in merito alla salvaguardia dell’ambiente e al tema dell’ecosostenibilità. Trattandosi di animali, McCurry riferisce che il primo animale artefice della crisi climatica attuale è, in realtà, l’uomo.
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La flora e la fauna del nostro pianeta risentono decisamente dell’azione umana, per questo il percorso della mostra è anche dedicato a suscitare una reazione nello spettatore che partecipa al “dibattito visivo”. Il noto fotoreporter, dopo il suo giro per il mondo durato ben 45 anni, ha molto a cuore il discorso ambientale e non perde tempo nel discuterne.
Animals rappresenta, così, un progetto delizioso alla vista, ma anche allo spirito critico del tempo. È bene saper gioire dell’arte, senza mai dimenticare che la stessa necessita di un ambiente sano in cui dare sfogo. Arte sana in pianeta sano.