Il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, apre alla possibilità del nucleare in Italia e critica gli ambientalisti. Ecco come giustifica la sua posizione.
L’Italia potrebbe andare verso la soluzione dello sfruttamento dell’energia nucleare. Questo, almeno, si evincerebbe dalle parole del ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, che nel corso di un evento di Italia Viva a Ponte di Legno ha giustificato la sua posizione criticando allo stesso tempo molti ambientalisti.
Cingolani, che è fisico e docente universitario, ritiene infatti che nel nucleare “si stanno affacciando tecnologie di quarta generazione, senza uranio arricchito e acqua pesante“. L’Italia potrebbe dunque seguire l’esempio di molti altri paesi che, come sottolineato dallo stesso ministro, “stanno investendo su questa tecnologia, non è matura ma è prossima a essere matura“.
Un’idea che, dunque, apre alla possibilità del nucleare anche nel nostro Paese: “Se a un certo momento si verifica che i chili di rifiuto radioattivo sono pochissimi, la sicurezza elevata e il costo basso è da folli non considerare questa tecnologia“, ha infatti aggiunto Cingolani.
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Prima di prendere questa decisione, tuttavia, il ministro della Transizione Ecologica ha sottolineato che è necessario attendere di avere tutti i numeri necessari a disposizione. “Stiamo ai numeri, quando saranno disponibili prenderemo le decisioni“, ha detto Cingolani all’incontro di Italia Viva.
E in merito alla transizione ecologica, di cui è rappresentante ufficiale per il nostro Paese, ha aggiunto: “Serve una transizione con la decarbonizzazione e il freno alla produzione di Co2, ma che dia tempo alla società di adeguarsi a queste trasformazioni“.
Cingolani contro gli ambientalisti
Oltre alle considerazioni in merito allo sfruttamento dell’energia nucleare in Italia, il ministro Cingolani ha anche attaccato gli ambientalisti “radical-chic e oltranzisti, ideologici” definendoli “parte del problema“.
“Loro sono peggio della catastrofe climatica verso la quale andiamo sparati, se non facciamo qualcosa di sensato“: queste le parole durissime pronunciate dal ministro contro chi è in prima linea per difendere l’ambiente.
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Un’espressione infelice che, naturalmente, ha scatenato numerose reazioni da parte del mondo politico e non solo. Primo tra tutti il co-portavoce nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, che ha sottolineato come mai prima d’ora un Ministro della Repubblica si fosse “espresso con tanta sconsideratezza e assenza di rispetto per una comunità di persone nel nostro Paese“.
E ha aggiunto: “Cingolani insulta il mondo ecologista e ha aperto una campagna di paura contro la transizione ecologista, per fermare la modernizzazione e difendere gli interessi delle lobby del petrolio“.
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