Il Monte Aso, il più grande vulcano attivo del Giappone, ha iniziato a eruttare mercoledì mattina. La cenere si è propagata fino a un’altezza di ben 3.500 metri.
Uno dei vulcani tra i più temuti del Giappone si è risvegliato lo scorso mercoledì mattina. L’eruzione è avvenuta nella prefettura di Kumamoto, sull’isola di Kyushu che si trova a sud-ovest dell’arcipelago.
Il Monte Aso, che è il più grande vulcano attivo del Paese, ha iniziato a eruttare spargendo una enorme colonna di cenere per oltre un chilometro di distanza dal punto più alto del cratere.
L’Agenzia Meteorologica Nazionale (Jma) ha riferito che l’eruzione si è verificata mercoledì mattina alle 11.43 ora locale del Giappone (quindi le 4.43 di notte in Italia) lungo il cratere Nakadake, e il livello di allerta è stato alzato a 3 su una scala di 5.
Fortissime esplosioni che hanno provocato tanto spavento ma, fortunatamente, per il momento nessun danno è stato segnalato e non ci dovrebbero essere persone coinvolte dall’eruzione.
LEGGI ANCHE >>> Un crollo inaspettato: le Dolomiti, bellezza ineguagliabile in ginocchio
Monte Aso: l’eruzione
Il vulcano Monte Aso si trova in una zona fortemente turistica del paese ma, per fortuna, non sono state segnalate al momento particolari criticità nell’area. Gli escursionisti che si trovavano nei pressi del cratere sono infatti riusciti ad allontanarsi per tempo, evitando di incorrere in pericoli.
La cenere si è appunto propagata per oltre un chilometro di distanza dalla sommità del cratere, raggiungendo un’altezza di ben 3.500 metri. Il portavoce del Governo giapponese ha confermato, riferisce Ansa, che non ci sono state vittime e non sono stati identificati feriti; inoltre, le autorità hanno suggerito alle persone di non avvicinarsi al cratere.
La città più vicina si trova a 7 chilometri di distanza, ma la popolazione non sarebbe in pericolo. Il Giappone, tra l’altro, è piuttosto avvezzo a questi fenomeni: il Paese è infatti situato nella “Cintura di fuoco“ del Pacifico: fascia geografica in cui si trova il 75% di tutti i vulcani del globo, attivi e inattivi, disseminati lungo le coste dell’oceano.
In Giappone vi sono infatti circa 110 vulcani: un numero piuttosto elevato per un solo Paese, che fa comprendere bene la sua conformazione. L’eruzione peggiore è stata nel settembre 2014 quando il Monte Ontake, che è situato nella prefettura centrale di Nagano, ha avuto un’esplosione inaspettata a seguito della quale sono decedute oltre 60 persone.
LEGGI ANCHE >>> Dramma alle Canarie: nuova allarmante minaccia per i centri abitati