Uno dei simboli più conosciuti della città è diventato un’opera d’arte immersiva. Si tratta del primo monumento al mondo a entrare nel Metaverso, l’universo virtuale del futuro. Qual è e cosa significa.
Un’innovativa tecnologia ha permesso di rivestire di una architectural data sculpture luminosa a 360° uno dei principali simboli di una città italiana, rendendolo il primo monumento a entrare ufficialmente nel Metaverso.
Si tratta dell’Arco della Pace di Milano, prima opera al mondo a essere ricoperta da una “seconda pelle” in continuo mutamento. Un flusso di immagini che vengono generate da un sistema di Intelligenza Artificiale, in grado di raffigurare le oltre 20 mila opere d’arte reinterpretate da 320 artisti.
Questo progetto innovativo è stato realizzato dalla startup società benefit Reasoned Art, dedicata alla crypto-arte e che opera attraverso una tecnologia blockchain accelerata. Ouchh, collettivo di artisti internazionale, si è occupato della parte creativa. L’opera presenta anche la soprintendenza Abap (Archeologia belle arti e paesaggio) di Milano e il patrocinio del Comune.
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L’Arco della Pace di Milano, come prima opera al mondo del Metaverso, diventerà tra l’altro un Nft: non fungible token, ovvero un certificato di autenticità digitale unico che si basa sulla tecnologia blockchain. Sono sempre di più le opere che vengono rese Nft, con una tendenza in aumento negli ultimi anni non solo nel mondo dell’arte.
Le immagini che scorrevano sull’Arco della Pace, nel periodo dal 30 dicembre al 1 gennaio 2022, riportavano la storia del nostro Paese. In particolare, gli artisti coinvolti hanno avuto il compito di reinterpretare in chiave digitale non solo le opere artistiche ma anche parte del patrimonio letterario italiano (di oltre 17 secoli) e i dati della mappa del firmamento (raccolti dalla Nasa).
Ma cosa significa, concretamente, che quest’opera entra nel Metaverso? Quest’ultimo è uno spazio virtuale, dove gli utenti hanno la libertà di muoversi e di interagire attraverso un’esperienza online. Ai DataPortal_Arch Of Light è quindi una copia virtuale dell’Arco della Pace, che diventa in questo modo un’opera d’arte immersiva.
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L’opera Arch of Light ha anche uno scopo benefico. I ricavati del progetto, ovvero della vendita del codice corrispondente al monumento digitale, verranno infatti devoluti per creare uno spazio educativo di riflessione e sperimentazione sull’arte digitale.
I giovani artisti, curatori o appassionati di arte, potranno così beneficiare di borse di studio che copriranno i costi di un periodo formativo sulle tematiche legate ad arte, scienza e tecnologia. Un’occasione unica, che permetterà di formare in modo aggiornato i futuri artisti, critici e curatori d’arte.
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