Ormai siamo padroni di tutto: creiamo isole artificiali, viaggiamo tra i pianeti e, poco a poco, stiamo colonizzando tutto il creato. Ma cosa succede sotto di noi?
Come ai tempi dell’Umanesimo, l’uomo del XXI secolo è sempre più assetato di scoperta. Dal metaverso di Zuckemberg ai viaggi interspaziali, siamo presenti ovunque!
Quello che, però, forse non tutti sanno, è che sotto di noi esiste una rete fittissima costituita da microrganismi viventi che regolano l’equilibrio dell’ecosistema. Di chi si tratta?
Oggi si parla di funghi! E non sono i classici funghi a testa rossa che siamo abituati ad immaginare, bensì di organismi viventi a circa 10 cm dal suolo che catturano CO2 e rilasciano nutrienti.
Sapere questo non basta, perché anche loro, come molte altre specie viventi, stanno rischiando l’estinzione. Ecco cosa stanno facendo gli esperti per risolvere il problema.
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Portiamo in “superficie” l’affascinante mondo dei funghi
Prima di capire come risolvere il problema legato al deterioramento di questa rete di funghi, occorre fare un po’ di chiarezza sulle loro funzioni principali.
Numerose ricerche affermano che questi organismi viventi scambiano tra loro una sostanza chiamata micorriza, la quale contiene carbonio e nutrienti di altro genere.
Questi, vengono a loro volta scambiati con le radici delle piante, fornendo fertilità e salute per gli ecosistemi.
Questo “Wood Wide Web”, spiega Mark Tercek, CEO dell’ONG Nature Conservancy, è da considerarsi come il sistema circolatorio della Terra.
Intervenire per la salvaguardia di questo microuniverso a rischio estinzione
Al giorno d’oggi, questi organismi corrono il rischio di scomparire sempre di più. Questo avviene soprattutto per colpa dell’agricoltura e a causa dell’inquinamento.
In poche parole, l’aumento della produzione agricola, fa sì che si utilizzino più pesticidi di natura chimica, i quali danneggiano la struttura del fungo.
Allo stesso tempo, non sono da sottovalutare la crescente scarsità d’acqua, l’inquinamento e i cambiamenti climatici, i quali aggravano la situazione.
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Il progetto della Society for the Protection of Underground Networks: conoscere per salvare
Al fine di cambiare questa tendenza peggiorativa nei confronti della Terra, tecnologia e scienza si sono uniti per un progetto con finalità ben precise.
Nello specifico, si tratterebbe di raccogliere circa 10.000 campioni di funghi in tutto il mondo per analizzarli e, in un secondo momento, capire quali sono le zone più a rischio.
In questo modo, sarebbe possibile creare dei corridoi di conservazione, nonché creare un sistema di magazzino del carbonio, che cosi verrebbe impiegato in maniera positiva.
Per quel che ci riguarda, crediamo che in qualsiasi ambito, il progresso umano sia fondamentale nel momento in cui sia anche utile per la sopravvivenza di tutti, uomini e piante, senza discriminazione alcuna.
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