Quello che è accaduto all’azienda Nespresso è davvero qualcosa di assurdo! Dopo un controllo ecco cosa hanno trovato al posto del caffè.
Non bisogna mai abbassare la guardia poiché l’illegalità trova sempre una nuova strada per riuscire a commettere i propri crimini. Quello che stiamo per raccontare ne è infatti la testimonianza più vera.
Ci troviamo in Svizzera, all’interno di uno stabilimento Nespresso di Romont, nel cantone occidentale di Friburgo. Il 2 Maggio arriva proprio in questa sede un enorme carico di chicchi di caffè verde che i lavoratori hanno iniziato a scaricare normalmente.
I sacchi arrivati erano provenienti dal Brasile, e come di consueto tutto procedeva nella più totale normalità fino a quando alcuni dipendenti si accorsero di qualcosa di strano. Continuando a maneggiare i grossi sacchi iniziarono a vedere una strana polverina bianca fuoriuscire, qualcosa a cui ovviamente non erano abituati.
Considerando che il carico doveva contenere esclusivamente chicchi di caffè, la cosa li insospettì molto al punto da avvisare la polizia cantonale e svelare una volta per tutte il mistero.
Ecco cosa c’era nei sacchi di caffè Nespresso
Quando la polizia arrivò, dopo aver ascoltato le testimonianze dei lavoratori, optò per controllare subito il contenuto dei sacchi arrivati nella sede Nespresso. Incredibilmente, dopo aver aperto e controllato il carico, all’interno trovarono tutt’altro che caffè.
Quella strana polverina bianca che fuoriusciva era in realtà: cocaina.
Trovandosi davanti ad una situazione del genere, le forze dell’ordine non hanno potuto fare altro che proseguire con le indagini. Andarono così a perquisire anche altri 5 container arrivati via mare sempre dal Brasile.
Ovviamente, come già si sospettava inizialmente, anche lì dentro trovarono la sostanza illecita e in una quantità spaventosa: 500kg di cocaina pura all’80% per un valore totale di 50 milioni di franchi svizzeri.
Una situazione ai limiti dell’immaginabile
Nestlé, l’azienda madre proprietaria di Nespresso, ha deciso di rilasciare delle testimonianze in merito all’accaduto. In particolare ha dichiarato, durante un’intervista avvenuta per il sito online FoodNavigator, che l’impresa non è in alcun modo collegata alla questione.
Sembra infatti che non erano a conoscenza della presenza della sostanza illecita all’interno dei carichi arrivati dal Sud America. Inoltre, hanno rassicurato i consumatori ribadendo che la cocaina non è mai arrivata all’interno degli stabilimenti e non è mai entrata in contatto con i macchinari, i prodotti o altre attrezzature.
Nestlé ha infatti affermato:
“Abbiamo fatto severi controlli di qualità sul caffè verde che arriva nei nostri magazzini fino a prodotto finito. La sostanza in questione non è entrata in contatto con nessuno dei nostri prodotti o attrezzature di produzione utilizzate per realizzare i nostri prodotti. Vogliamo rassicurare i consumatori che tutti i prodotti sono sicuri”.
Tuttavia, queste parole non bastano alla polizia per chiudere il caso. Le indagini sono ancora in corso e stanno pian piano mettendo insieme i pezzi per capire come sono andate davvero le cose.