Quanto inquina la neve finta? La verità

Grazie all’utilizzo della tecnologia, la neve finta diventa sostenibile. Obiettivo è diminuire gli sprechi sulle piste da sci, dove spesso si impiega la neve finta.

In alcune stagioni invernali, quando non ci sono nevicate sufficienti, sugli impianti da sci si utilizza spesso la neve finta. Purtroppo, questo metodo produce numerosi sprechi sia a livello di energia sia di acqua.

Sci
Sci (foto Pixabay)

Sicuramente, la neve finta è un modo per evitare che le piste rimangano chiuse e i gestori degli impianti abbiano danni economici troppo ingenti. L’assenza di neve naturale, infatti, fa sì che si debba ricorrere alla neve finta per attirare gli amanti della montagna.

In questo modo si riescono a tenere aperte le piste e a far sì che gli sciatori possano arrivare, anche se le differenze tra le due tipologie di neve si sentono (dicono gli esperti). Purtroppo, come accennato, la neve finta non è particolarmente amica dell’ambiente.

Per produrla e mantenere gli impianti sufficientemente riforniti, infatti, si utilizzano ingenti quantità di acqua e di energia elettrica. Secondo quanto riportato dal WWF lo scorso anno, infatti, ogni anno vengono utilizzati circa 95 milioni di metri cubi d’acqua e 600 Gwh (gigawattora) di energia, per una spesa totale di 136 mila euro per ogni ettaro di pista.

Numeri non indifferenti, insomma, che fanno ben comprendere la portata del problema dal punto di vista ambientale. Per cercare di trovare un equilibrio tra le esigenze dei gestori degli impianti da sci e la salute del nostro pianeta, in Alta Badia (Trentino) hanno ideato un metodo più sostenibile per produrre neve finta ottenendo così una sorta di “neve smart“.

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Neve finta sì, ma sostenibile

alta badia dolomiti
Alta Badia, Dolomiti (Foto Pixabay)

Utilizzando uno speciale sistema high tech chiamato “SnowMan” (che sta per “snow management“), si riesce infatti a monitorare la produzione programmata della neve finta e a comunicare in tempo reale le condizioni delle piste.

L’obiettivo, appunto, è quello di ridurre l’utilizzo di acqua ed elettricità facendo sì che si limiti lo spreco di queste risorse. L’Alta Badia è celebre per l’utilizzo della neve finta: presenta una delle reti più grandi di innevamento artificiale e di tutto il sistema Dolomiti Superski e copre oltre 100 chilometri di piste.

Sono circa 450 i cannoni che coprono le piste sparando neve artificiale. Con il nuovo sistema “SnowMan“, l’innevamento verrà realizzato con l’acqua piovana trasformata in neve ma solo nelle aree dove è necessario.

Grazie ad un sistema che trasmette i dati provenienti dai sensori installati sui gatti delle nevi, si può infatti scegliere quali impianti attivare e per quanto tempo.

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