Sempre più Paesi al mondo stanno valutando nuove politiche pubbliche a favore dell’ambiente. Ecco l’esempio della Norvegia, che abbandonerà ufficialmente le auto a benzina già dal prossimo anno.
Si può assumere con certezza che il 2020 è stato l’anno che più ha visto crescere il numero di vendite di auto elettriche in tutta Europa. Addirittura, le stime del continente superano anche la Cina, considerata centro del mercato globale di auto elettriche.
Secondo il rapporto “Global Electric Vehicle Outlook 2021”, stilato dall’Agenzia internazionale dell’energia (AIA), nel 2030 il mondo intero potrebbe arrivare a quota circa 150 milioni di vendite di veicoli elettrici.
Il lato curioso che emerge da questi dati risiede nel fatto che sono i consumatori a preferire auto elettriche. Ebbene, più di quanto stiano spingendo i governi, in generale.
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Caso Norvegia: mercato elettrico al 100%
Il Consiglio Norvegese per le informazioni sul traffico stradale (OVF) ha stimato che l’ultimo veicolo a benzina o diesel sarà in aprile 2022.
Eppure, l’obiettivo prefissato dal governo norvegese è quello di estromettere dal mercato la vendita di auto con motore a combustione interna entro il 2025.
In Norvegia, i dati parlano in maniera chiara: su un complessivo di 110.864 nuove immatricolazioni, il 4,93% rappresenta i veicoli a benzina mentre il 4,73% le auto diesel.
Appare, dunque, evidente che la vendita di questo tipo particolare di auto è destinata a ridursi, poco a poco, lasciando spazio ad un mercato di auto maggiormente aperto alle nuove sfide attuali.
Anche gli incentivi fiscali contribuiscono, senz’altro, al passaggio verso veicoli elettrici, insieme ai produttori accattivanti che ne incentivano l’aumento.
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L’innovazione digitale inizia a prendere piede all’interno di nuovo luoghi e mercati mondiali, con l’intenzione di indirizzare le scelte del consumatore medio verso una nuova responsabilità, oggi necessaria per il miglioramento.
L’augurio rimane quello di diventare attori del cambiamento sociale, su ogni fronte e in ogni luogo.