Imprese da diverse parti del mondo stanno sviluppando occhiali ecologici. Conosciamo questi progetti per guardare la plastica da una prospettiva diversa.
La lotta all’uso ed alla dispersione della plastica ha di fronte due punti cardinali che devono essere affrontati per arrivare presto ad una soluzione definitiva. Da un lato, il problema dei materiali e dei processi o prodotti sostitutivi (eliminazione del monouso, studio su nuovi materiali, ecc.); dall’altro i preziosi progetti di lavorazione, riciclo e riutilizzo della plastica che si stanno sviluppando in diverse parti del mondo per riuscire a creare da questi rifiuti nuovi prodotti.
Per quanto riguarda la ricerca di materiali sostitutivi, si sta lavorando da tempo alla ricerca di alternative che sostituiranno, almeno in parte, l’uso della plastica. Funghi, alghe, fecola di patate e gusci di crostacei queste sono alcune delle fonti da cui si sono estratte alcune materie prime ora utilizzate nell’industria dell’ecodesign o nella produzione di borse, ad esempio.
In ogni caso, siamo lontani dal raggiungere la totale eliminazione dell’uso di questo materiale derivato dal petrolio. Al contrario si stima che attualmente il 42% della plastica prodotta è destinata agli imballaggi per il confezionamento dei prodotti.
Progetti che si moltiplicano con un cenno all’ambiente
Osservare intere spiagge ricoperte di plastica è stata l’ispirazione per idee come questa. Realizzare montature per occhiali utilizzando plastica riciclata e altri materiali provenienti da riuso, una idea che è diventata un’impresa ecologica molto redditizia in diverse parti del mondo.
Ognuna delle aziende che vi proponiamo ha rivisitato questo concetto con una filosofia propria ed obiettivi diversi, ma in tutte queste realtà le tematiche legate alla cura dell’ambiente e delle comunità fanno da filo conduttore. Partiamo dai grandi marchi che lanciano edizioni limitate per aumentare la consapevolezza dei consumatori e posizionarsi come aziende attente all’eco-compatibilità; ci sono iniziative di eco-designer; e poi si inseriscono anche piccoli progetti in crescita finalizzati alla raccolta di denaro dalla vendita di questi oggetti, ricavato che poi viene gestito per finanziare altre cause ambientali.
Vediamo alcuni esempi:
1. Occhiali da ballo (Sud Africa)
A Cape Town, questa fabbrica di montature per occhiali in legno riciclato è nata nel 2013 ed utilizza materia prima proveniente da vecchi mobili e scarti di laboratori di falegnameria. Sono prodotti fatti a mano che mescolano legno e carta riciclata con la resina.
2. Paraffina (Spagna)
È la prima azienda spagnola ad avere una certificazione privata di processo sostenibile e sociale (B Corporation). Produce utilizzando materie prime completamente riciclate, ottenendo un nuovo materiale composto da un mix a base di PET, bambù, alluminio e sughero.
3. Progetto Nuquí (Colombia)
È un’iniziativa del marchio colombiano Fento insieme alla Rete di riciclaggio del comune di Medellín. Il progetto supportato il processo si dalla fonte di provenienza della materia. Il materiale in plastica usato per la produzione viene infatti raccolto direttamente dalle spiagge locali.
4. Progetto Mutan (Argentina)
Questa impresa argentina è stata creata da un team di designer industriali guidati da Sergio Fassani e Luciano Bochicchio. Produce montature per occhiali attraverso la lavorazione post-consumo della plastica dei tappi delle bevande gassate.
Tutto va bene e contribuisce alla causa. Anche se per alcuni il riciclo e la riprogettazione siano solo di una questione di marketing, si moltiplicano infatti sul mercato i casi di greenwashing, per molti progetti invece si tratta di azioni oneste, di investimenti in qualche modo rivoluzionari ed e eco-compatibili al 100% in tutte le fasi del processo di produzione. In tutto questo una cosa però è certa: il punto di vista sta cambiando!