Sapevi che gli oceani possono salvare il mondo? L’idea innovativa

Uno studio condotto negli Stati Uniti dimostra che gli oceani possono catturare più CO2: ecco come funziona la geoingegneria degli oceani, un’idea innovativa per il pianeta.  

Gli oceani hanno un grande potere: sono infatti in grado di assorbire la CO2, togliendola dall’atmosfera e quindi riducendo l’inquinamento dell’aria. Una capacità che possiedono naturalmente, ma che potrebbe essere sfruttata maggiormente per contribuire alla diminuzione delle emissioni.

Oceano (foto: Pixabay)

Sfruttando la tecnologia, infatti, potremmo arrivare a ridurre l’anidride carbonica presente in atmosfera e quindi rallentare il cambiamento climatico.

Uno studio condotto negli Stati Uniti dall’Accademia Nazionale delle Scienze, dell’Ingegneria e della Medicina suggerisce alcuni modi per incrementare l’azione dell’oceano in tal senso.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> La scienza si mette a disposizione per gli oceani | Ora tocca a noi applicare il loro lavoro; ecco come …

Questa ricerca apre la strada alla geoingegneria degli oceani, soluzione che potrebbe appunto aumentare la capacità naturale delle masse marine di rimuovere l‘anidride carbonica dall’aria e di stoccarla per lunghi periodi di tempo.

Gli oceani coprono, infatti, circa il 70% della superficie della Terra e sono quindi degli ottimi candidati per aiutarci ad assorbire e sequestrare a lungo termine la CO2 che produciamo. Ecco quali sono i metodi innovativi proposti dallo studio americano.

La geoingegneria degli oceani

Studio dell’oceano (foto: Pixabay)

Gli scienziati sono giunti alla conclusione che sfruttare l’oceano (in positivo) è un’ottima idea per aiutarci a ridurre i problemi da noi stessi creati. Può sembrare un paradosso, ma le masse marine possono essere una risorsa potenzialmente enorme per noi, se le utilizziamo nel modo giusto.

Lo studio propone, dunque, alcune soluzioni che possono aumentare la capacità dell’oceano di catturare e assorbire la CO2 in modo tale da toglierla dall’atmosfera. Si tratta di metodi che sfruttano, appunto, la geoingegneria degli oceani.

Il primo sistema proposto è l’elettrificazione degli oceani: rendendo l’acqua meno acida e più alcalina grazie alle scariche elettriche, si aumenta la sua capacità di assorbimento della CO2. Questo metodo può anche portare, secondo gli scienziati, vantaggi per l’ecosistema marino danneggiato dall’acidificazione delle acque.

LEGGI ANCHE >>> Fenomeni estremi sempre più frequenti e violenti: la colpa è dell’uomo

Ancora, vengono suggerite l’aggiunta di minerali (al posto di elettricità, con gli stessi risultati) e di fosforo e azoto in superficie. In quest’ultimo caso, si migliorerebbe la fotosintesi del plancton, quindi si aumenterebbe il suo assorbimento di CO2.

Altri due metodi sono la coltivazione delle alghe, che sono in grado di assorbire anidride carbonica, e l’utilizzo di onde artificiali per stimolare la crescita del plancton.

Tuttavia, in quest’ultimo caso ci sono alcuni rischi e la probabilità di successo è minore. In generale, viene proposto un recupero degli ecosistemi al fine di riequilibrarli, con vantaggi per la vita marina.

Gestione cookie