La salute delle nostre zone intime è una questione di fondamentale importanza. Non si dovrebbe mai sottovalutare nessun campanello d’allarme, anche il minimo. Ma non solo. Se senti degli odori vaginali sospetti, potrebbe essere il segno di qualcosa che non va proprio benissimo con la tua vagina. Cerchiamo di capirne insieme qualcosa in più.
Quando si parla di prevenzione e cura della nostra vagina, l’attenzione non sarà mai troppa né abbastanza. E’ una delle zone più sensibili, la parte – come dice la stessa definizione – più intima, ma anche quella più vulnerabile a cui deve essere sempre concessa una carezza.
Attorno alla salute vaginale, infatti, molte volte vige un tabu nonché una condotta a tratti superficiale. Eppure, si tratta della zona più preziosa del nostro corpo, quella che può darci anche tantissimo piacere se solo imparassimo a conoscerla a fondo e come si deve.
Insomma, la salute delle nostre zone intime è una questione di fondamentale importanza. Non si dovrebbe mai sottovalutare nessun campanello d’allarme, anche il minimo. Ma non solo. Se senti degli odori vaginali sospetti o inusuali, potrebbe essere il segno di qualcosa che non va proprio benissimo con la tua vagina. Cerchiamo di capirne insieme qualcosa in più.
Odori vaginali: quando costituiscono un problema per la nostra salute?
In un articolo di ‘Green Me’, la ginecologa Elisabeth Rosén, ha spiegato come esistano, in realtà, diversi odori vaginali. La vagina, infatti, attraverso la propria flora batterica naturale, consente al muco cervicale nella vagina di avere sempre un odore che varia solo a causa del ciclo mestruale e del cambio naturale del pH.
Ci sono, però, otto odori vaginali sospetti a cui bisogna prestare la massima attenzione consultando un medico. Il primo è la vaginosi batterica che ha un odore simile al pesce che compare a seguito di uno squilibrio della flora vaginale. Oltre all’odore, però, possono comparire anche secrezioni schiumose, dal colore grigio o verdastro, insieme a prurito e gonfiore.
Se invece l’odore di pesce è pungente, è molto probabile che tua abbia la tricomoniasi, un’infezione a trasmissione sessuale molto diffusa. La secrezione vaginale giallo-verde e vulva rossa e pruriginosa sono altri sintomi legati all’infezione.
La sindrome da shock tossico, invece, è legata ad un odore vaginale molto sgradevole. Si tratta di un disturbo raro a seguito di tamponi ad alta capacità di assorbimento. In questi casi, però, si manifestano anche sintomi come febbre, vomito e diarrea.
Sempre rispetto all’odore sgradevole, un altro può essere causato da un tampone non rimosso anche per giorni. Basterà rimuoverlo per placare l’odore, nel caso in cui ovviamente non ci siano già infezioni in corso.
Un odore di lievito, invece, sono tipici del mughetto, un’infezione molto comune accompagnata da prurito, bruciore e alterazioni delle secrezioni vaginali grumose e bianche.
Nel caso di cambiamenti ormonali, l’odore vaginale può cambiare da persona a persona. Ma anche la menopausa e gli anni post-menopausa possono causare un odore diverso del muco cervicale. Tuttavia, se sei incinta e l’odore non ti convince, sarebbe meglio rivolgerti alla tua ginecologa di fiducia.
L’odore di ammoniaca, invece, è legato ad infezioni e problemi urinari che può trasformarsi anche in problemi di incontinenza. Infine, un tumore ginecologico può essere caratterizzato da un odore vaginale metallico e nauseante, ma non è il solo sintomo. Di solito sanguinamento durante rapporto sessuali o perdite occasionali sempre più regolari sono importanti campanelli d’allarme.