Uno degli argomenti più dibattuti del secolo: l’olio di palma fa davvero male? Ecco tutta la verità sulla questione.
Mangiarlo o non mangiarlo, è questo il dilemma! Quante ne abbiamo sentite dire sull’olio di palma? È senza ombra di dubbio uno degli argomenti più dibattuti di quest’ultimo secolo. Un elemento ampiamente utilizzato nell’industria alimentare per la creazione dei più svariati prodotti, e ormai diventato quasi impossibile da evitare.
Ma la domanda che tutti si pongono è sempre la stessa: l’olio di palma fa davvero male?
Grazie alle sue componenti chimiche viene largamente utilizzato dalle aziende soprattutto per produrre merendine, creme spalmabili, biscotti e snack sia dolci che salati. Tutti prodotti di cui soprattutto i bambini sono ghiotti.
Si tratta di un ingrediente al quale spesso vengono associati anche termini che non trasmettono molta sicurezza come ad esempio: “nemico delle arterie” oppure, “la causa della deforestazione” e tanti altri per nulla positivi.
Nonostante ciò lo troviamo ormai davvero ovunque, e non portarlo sulle nostre tavole è quasi impossibile. Ma qual è la verità? È nocivo oppure no? Se lo è, perché continuano ad impiegarlo nella produzione alimentare?
Che cos’è l’olio di palma?
L’olio di palma è un grasso di origine vegetale che si ottiene grazie alla spremitura della polpa dei frutti delle palme. I maggiori produttori di questo ingrediente, per ordine di importanza, sono:
- Indonesia
- Malesia
- Tanzania
- Camerun
- Liberia
- Papua Nuova Guinea
- Colombia
- Nigeria
- Costa d’Avorio
I Paesi che abbiamo appena elencato fondano la loro intera economia proprio sulla coltivazione ed estrazione di questo alimento.
Questo per loro è possibile soprattutto perché la richiesta di mercato per la sua produzione è aumentata esponenzialmente a livello mondiale. Negli anni ’60 si registrava un approvvigionamento di circa 1 tonnellata all’anno in tutto il mondo, ad oggi invece siamo arrivati a più di 80 tonnellate all’anno.
Perché il suo utilizzo è così dibattuto?
L’aumento della richiesta di mercato mondiale, riguardante l’olio di palma, ha incrementato inevitabilmente anche la sua produzione. Per riuscire ad ottenere le quantità necessarie a soddisfare la domanda è stato indispensabile ampliare i terreni e le risorse agricole necessarie alla coltivazione delle palme da estrazione.
Tutto ciò ha portato alle prime contestazioni da parte degli ambientalisti i quali continuano a sottolineare che questo meccanismo è assolutamente insostenibile. Per creare nuove aree coltivabili sono stati rasi al suolo enormi spazi prima occupati da foreste tropicali.
La deforestazione porta purtroppo ad una conseguente perdita di biodiversità e distruzione di interi ecosistemi. Ma non è finita qui poiché, oltre alle problematiche ambientali ci sono anche quelle relative alla salute. L’olio di palma, da punto di vista nutrizionale, è un alimento estremamente grasso e dall’elevato contenuto calorico.
L’olio di palma fa male?
La sicurezza dell’olio di palma ha fatto accendere diversi campanelli d’allarme sia per quando riguarda l’ambiente che la nostra salute.
Nel 2016, l’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) ha dichiarato che questo ingrediente in realtà, se consumato in dosi controllate, non presenta controindicazioni per la salute dell’uomo. Tuttavia, ha sottolineato che il suo impiego all’interno degli alimenti destinati ai neonati, come ad esempio latte in polvere, omogeneizzati o pappe, non è del tutto sicuro.
In seguito a questo avviso, la maggior parte delle aziende operanti nel settore alimentare ha provveduto alla modifica dei prodotti, inserendo anche la famosa dicitura “senza olio di palma“.
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha invece espresso un parere differente sulla questione infatti, a suo avviso, l’olio di palma in verità agisce in modo negativo sulla salute delle arterie e aumenta il livelli di colesterolo nel sangue.
Bisogna eliminare questo alimento dalla dieta?
L’olio di palma, come qualunque altro grasso vegetale, è completamente privo di colesterolo. Tuttavia, il suo consumo smodato e incosciente potrebbe ugualmente aumentarne i livelli nel sangue a causa del suo alto contenuto di grassi saturi.
Una problematica che spesso viene sottovalutata è quella che riguarda la lavorazione dell’olio di palma. All’interno delle industrie questo ingrediente subisce dei processi di raffinazione che sono proprio quelli che lo trasformano in una componente nociva per la salute.
Consumare l’olio di palme quindi fa male? Essendo un prodotto di origine naturale, se consumato con parsimonia e moderazione, non fa male. Infatti, è stata anche fissata una soglia minima di assunzione entro la quale è ritenuto sicuro, ma solamente per coloro che godono di buona salute.