Palloncini colorati e di ogni forma rendono l’atmosfera festosa ma sono un vero “boom” di inquinamento. Questi addobbi così amati sono dei veri killer per animali e ambiente.
Sono tra i più classici simboli di festa. Che sia un compleanno, un matrimonio, una inaugurazione tutto è pronto: grandi quantità di cibo, musica di compagnia, bibite rinfrescanti e decorazioni colorate. Tra queste si muovono gentilmente spostati dalla brezza dei palloncini riempiti di elio o aria legati ad un qualche oggetto, magari alle sedie ben disposte in giardino. Carini vero? Rendono l’atmosfera molto festiva. Ma a che prezzo?
Non si può prevedere dove i resti dei comuni palloncini ad elio finiscano, ma le conseguenze sono ben chiare. Non importa se scoppino in aria o se si impiglino tra i rami degli alberi o cavi elettrici fino a sgonfiarsi, la fine é la medesima in ogni caso: inquinano l’ambiente nel quale ‘precipitano’.
La prima vittima di questo oggetto monouso è la fauna, specialmente quella marina. Pezzi di palloncini galleggianti nell’acqua possono essere scambiati per meduse, polipi o altre creature marine delle quali tartarughe, delfini, uccelli e altri animali sono molto ghiotti.
L’ingerimento dei palloncini blocca il tratto digestivo degli animali, i quali muoiono di fame. Talvolta la colpa ricade sulle corde nelle quali uccelli e altri animali rimangono intrappolati, impedendo loro di cacciare o muoversi.
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Uno studio condotto nella prima metà del 2019 in Australia, dimostra che i palloncini sono il rifiuto ingerito che causa il maggiore tasso di mortalità tra gli uccelli marini del territorio (1 su 5 muore a causa dell’ingerimento di pezzi di palloncino).
Uno studio invece condotto dall’Università del Texas afferma che 5% delle morti delle tartarughe marine sono causati dell’ingerimento di palloncini di lattice.
Quello del palloncino rilasciato e un problema presente anche nelle fattorie: sono molteplici le storie di mucche che perdono la vita per per colpa di questo abbellimento tanto amato.
Per avere un’idea di quanto grande il problema dei palloncini sia, basta osservare i dati dell’organizzazione Ocean Conservancy la quale organizza ogni anno una pulizia mondiale delle spiagge. Tramite la loro app, i volontari possono caricare foto dei loro ritrovamenti. Solamente nel 2019 sulle coste americane si sono contati 300.000 palloncini!
Diverse compagnie che producono palloncini in lattice definiscono i loro prodotti come ‘biodegradabili’, perché creati dalla linfa naturale proveniente dall’albero di gomma. In realtà in base alle condizioni metereologiche e all’ambiente nel quale si trovano, i pezzi di palloncini in lattice possono metterci dai 6 mesi ai 4 anni a degradarsi, un tempo sufficientemente lungo per causare danni fatali ad ingenui animali.
Inoltre i palloncini in lattice esplodono creando molteplici pezzettini che, quando troppo piccoli per causare danno da ingerimento, contribuiscono all’inquinamento da microplastiche nel suolo e nell’acqua.
Un’ altro famoso tipo di palloncino formato da nylon metallizzato e coperto da un film di poliestere, e che viene definito Mylar, è il più amato dai giovani perché può sostenere le forme più complesse: numeri, animali o personaggi famosi. Purtroppo però questo tipo di palloncino è ancora più resistente di quello in lattice e per questo motivo contribuisce in misura ancora maggiore all’inquinamento ambientale.
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Consapevoli delle conseguenze che i palloncini ‘volanti’ producono, diversi paesi ne hanno vietato per legge il rilascio di massa. Negli Stati Uniti il Connecticut, Florida, Tennessee, New York, Texas, California e Virginia, e in Australia nella città di Fremantle.
Pian piano se ne sta parlando anche qui in Italia dove di recente le associazioni Mare Vivo e Plastic Free hanno lanciato questa petizione per chiedere ai rappresentanti governativi di inserire nella legge Salva Mare il divieto del rilascio in aria dei palloncini. In Italia questo divieto è risulta essere già stato approvato nella Provincia Autonoma di Trento e con questa mobilitazione le associazioni chiedono che il divieto diventi vigente in tutto il territorio nazionale.
Tra i brillanti suggerimenti del web spiccano le bolle di sapone, animali di origami, candele (attenzione alla fiamma!), corone di fiori ed aquiloni di carta e bandierine. Se vi vengono in mente altre creative alternative, siamo più che curiosi di conoscerle!
Le alternative per festeggiare in tutta allegria e rispetto, basta avere attenzione e cura ai nostri gesti, anche quelli più consuetudinari.
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