Il Premio Nobel per la Fisica, Giorgio Parisi, discute il tema dei cambiamenti climatici. Ecco quali sono state le sue parole in merito al futuro e alla politica.
Giorgio Parisi è stato premiato pochi giorni fa con il prestigioso Nobel per la Fisica. Il riconoscimento, assegnato dall’Accademia delle Scienze di Stoccolma, è stato assegnato al fisico teorico italiano per le sue ricerche sui sistemi complessi.
Parisi opera all’Università Sapienza di Roma e all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) ed è vicepresidente dell’Accademia dei Lincei; divide il Nobel per la Fisica a metà con i colleghi Syukuro Manabe e Klaus Hasselmann che sono stati premiati a loro volta per le loro ricerche su modelli climatici e riscaldamento globale.
Oltre a invitare le istituzioni italiane a investire maggiori risorse sulla ricerca nel campo della scienza e non solo anche per agevolare i giovani, Parisi ha altresì parlato ad alcune testate nazionali di ambiente e in particolare dei cambiamenti climatici.
Parole che, dette da una mente brillante appena incoronata col Premio Nobel, pesano ancora di più sulla situazione che stiamo vivendo e devono far riflettere tutti quanti.
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Le parole del Premio Nobel italiano sul clima
Giorgio Parisi è stato intervistato da SkyTg24 e ha menzionato il tema del clima – argomento per cui, tra l’altro, sono stati premiati proprio i due colleghi con cui il fisico condivide il Nobel.
“È importante mettere al centro dell’attenzione il fatto che il clima sta cambiando. Siamo in una situazione di estrema incertezza sul futuro o di certezze negative”, queste le parole dello scienziato a SkyTg24.
Il monito è stato lanciato dal Premio Nobel come spinta ad agire, paragonando i ritardi sul clima a quelli visti recentemente in seno alla pandemia. “Sul fronte climatico c’è lo stesso motivo psicologico di aspettare a prendere misure finché non se ne può più fare a meno“, ha detto infatti sempre intervistato a SkyTg24.
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Parisi: “Politica in ritardo”
Parisi sottolinea anche l’importanza delle rinnovabili: in particolare dell’energia solare, i cui impianti sono diventati sempre più efficienti. La sfida per il futuro, secondo il Nobel per la Fisica, “è di farne che producano sempre meno scorie, cercare di farli con materiale organico“.
Rivolto alle istituzioni, ha concluso così il suo discorso: “La politica è un pochettino in ritardo su ciò che deve essere fatto. La situazione sta peggiorando, abbiamo visto con la pandemia che le misure che servivano sono state prese in ritardo“.
Parisi, tra l’altro, è stato invitato come ospite alla riunione pre-Cop26 tenutasi a Montecitorio venerdì 8 ottobre. Che le sue parole possano essere d’aiuto per la politica a intervenire dove possibile, in vista soprattutto dell’evento che si terrà a Glasgow a novembre.
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