Vi siete mai chiesti il motivo per cui il naso ha due narici, se poi queste arrivano nello stesso punto? La motivazione è legata al modo in cui percepiamo gli odori.
Il funzionamento dei nostri sensi non smette mai di stupirci. Molto si sa sul corpo umano, ma nuovi studi permettono di approfondire alcuni aspetti che prima non erano stati ancora indagati e di rispondere a interrogativi che prima erano senza risposta.
Tutti noi, ad esempio, sappiamo come è fatto il nostro naso: due narici, è formato da ossa e cartilagine, permette di percepire gli odori. E fin qui, nessun dubbio. Ma sapete perché le narici sono due, se poi confluiscono in un unico punto?
Questa domanda se la sono posta gli scienziati negli ultimi tempi, andando a indagare proprio la motivazione per cui sono due i fori da cui annusiamo nonostante poi lavorino insieme per restituirci la percezione complessiva di un odore.
Quello che hanno scoperto è molto strano e in effetti va a confutare in parte ciò che sapevamo sul funzionamento del naso. Le due narici, infatti, in realtà non funzionano allo stesso modo – o per lo meno non nello stesso momento.
Come detto, negli ultimi anni si è scoperto che le due narici del naso umano (così come quello di molti altri animali) non funzionano contemporaneamente. O meglio, non allo stesso modo. Il sistema nervoso autonomo, infatti, le regola in modo che possiamo respirare meglio prima dall’una e poi dall’altra alternativamente.
Si tratta del cosiddetto “ciclo nasale“, processo per cui “cambiamo” narice da cui annusare meglio ogni tre ore circa: è un sistema totalmente involontario, che quindi non percepiamo, e automatizzato (per intenderci, succede proprio come per il battito cardiaco).
L’unico modo per accorgerci di questa differenza tra le due narici è quando siamo costipati (ad esempio abbiamo il raffreddore), se presentiamo polipi nasali o allergie oppure ancora se abbiamo il setto nasale deviato. Se vogliamo rendercene conto da “sani”, invece, possiamo sdraiarci su un lato del corpo: dopo un po’, percepiremo che la respirazione è più faticosa in una delle due narici.
Il motivo per cui si verifica questo “ciclo nasale” è duplice. Da una parte, inspirare l’aria a due velocità diverse ci rende più facile la percezione degli odori nell’ambiente esterno: alcune sostanze vengono individuate più in un flusso d’aria lenta (dalla narice diciamo meno attiva), altre in un flusso d’aria più veloce (dalla narice più attiva in quel momento).
Dall’altra, alternando il funzionamento delle due narici se ne facilita il lavoro. Evitando, così, di danneggiare le delicate mucose e le ciglia delle cavità nasali.
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