Sai perché le zebre hanno le strisce? Tante sono state le ipotesi ma, di recente gli scienziati hanno scoperto qual è il vero motivo. Ecco di cosa si tratta..
A tutti sarà capitato, almeno una volta nella vita, di chiedersi: perché le zebre hanno le strisce? Anche quando da bambini facevamo questa domanda ai più grandi, capitava sempre di ricevere risposte dubbiose, assurde e in molti casi capitava anche di essere ignorati.
È del tutto normale poiché, il vero motivo per il quale le zebre hanno le strisce non è certamente qualcosa di così scontato.
Per anni gli scienziati hanno cercato di rispondere a questo quesito avanzando le tesi più disparate. Alcune certamente plausibili, altre un po’ meno. Ma nessuna ha mai risposto davvero alla domanda: qual è la vera e reale funzione di quelle striature?
La funzione delle striature sul manto delle zebre è stata spiegato attraverso varie ipotesi realizzate da diversi scienziati.
La teoria del mimetismo afferma che le strisce, per molti animali, servirebbero per confondere le prede o i predatori. Infatti, le striature dai colori molto contrastanti rendono l’animale meno riconoscibile quando si nasconde tra la vegetazione, come ad esempio nel caso delle tigri.
Purtroppo però, la spiegazione del mimetismo non può essere associata alle zebre in quanto queste vivono in habitat aperti e caratterizzati da vegetazione molto bassa. Inoltre, non sono certamente animali che amano nascondersi. Infatti, le zebre sono molto rumorose, vivono in gruppo e solitamente restano sempre bene in vista.
Secondo l’ipotesi della confusione le strisce servirebbero a rendere, ancora una volta, la vita difficile per i predatori. Questo poiché, davanti ad una mandria impazzita di strisce che si muovono ovunque, le altre specie dovrebbero rimanere confuse non riuscendo così a completare l’attacco.
Questa è ancora oggi una delle spiegazioni più valide anche se, tuttavia, non ha basi solide purtroppo. Sembra infatti che, al momento della fuga, le zebre tendano a disperdersi e quindi la tecnica della confusione non ha più alcuna valenza dato che la sua funzionalità si basa sul gruppo. Inoltre, pare che i leoni non abbiano alcuna difficoltà ad individuare i bersagli in quanto per loro le striature non sembrano essere un problema.
Un’altra teoria è quella del segnale di avvertimento. Tecnica che viene utilizzata ad esempio dalle vespe oppure da alcune specie di rane e serpenti. Questi, utilizzano le striature colorate per avvisare i predatori di stare alla larga.
Il forte contrasto bianco e nero delle strisce delle zebre non sembra però essere così utile per scoraggiare i predatori. Inoltre, a differenza di altri animali specialisti di questa particolare tecnica, le zebre non sono affatto lente o velenose. Per tali ragioni, anche questa ipotesi non può essere ricollegata al loro manto striato.
Come spesso accade nel regno animale, si è pensato che le strisce delle zebre potessero servire agli individui del gruppo per una questione sociale. In particolare, per non perdere di vista gli altri durante gli spostamenti.
Purtroppo, nessuno è mai riuscito a trovare una base solida per questa spiegazione. Infatti sembra proprio che le strisce non servano nemmeno per il corteggiamento sessuale o il successo riproduttivo. E anche questa ipotesi è stata scartata.
Alcuni biologi hanno suggerito che le strisce potrebbero aiutare le zebre a sopportare meglio il caldo africano. Diversi studi erano riusciti infatti a dimostrare che le strisce riescono a creare correnti d’aria che aiutano gli animali a regolare meglio la temperatura corporea.
Tuttavia, altre ricerche hanno poi smentito totalmente questa ipotesi ma molti dubbi a riguardo restano ancora oggi.
L’ultima ipotesi che è stata avanzata è quella che attualmente sembra essere la più veritiera e condivisa dalla stragrande maggioranza degli scienziati. Le strisce bianche e nere delle zebre servono come repellente contro le mosche, i tafani e altri fastidiosi parassiti.
L’ecologo Tim Caro, per porre fine ad ogni dubbio riguardo questa angosciosa domanda, ha ideato un esperimento per testare la veridicità di questa teoria.
Ha travestito alcuni cavalli da zebre, con una sorta di pigiamone a strisce bianche e nere. Dopodiché, ha osservato come il numero di insetti che sono riusciti a poggiarsi sulle finte zebre fosse ampiamente minore rispetto a quello dei cavalli.
Quindi, è questa la verità sul manto striato di questi affascinanti animali. Le zebre hanno le strisce per proteggersi dagli insetti. Almeno per il momento la risposta più plausibile è questa ma, con il tempo, è probabile che vengano fuori anche altre motivazioni oggi ancora sconosciute.
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