Il caro bollette. Un problema che sta mettendo in difficoltà milioni di famiglie. Prezzi raddoppiati e voci poco chiare nelle bollette. Ma siamo sicuri che gli aumenti siano dovuti solo al rincaro dei prezzi alla fonte?
Abbiamo già visto come cercare di risparmiare sul consumo dell’energia elettrica. Anche per il gas possiamo avere qualche accortezza in più, di fatto però rimane più difficoltoso riuscire ad avere un effettivo risparmio su di esso.
Ci si può trattenere meno tempo sotto la doccia se si utilizza uno scaldino a gas. Si può optare per un accensione dei termosifoni più parca. Ci si può dirigere verso la scelta di pannelli solari che ci aiutino a sfruttare l’energia del sole invece del gas.
Rimane comunque più difficoltoso ingegnarsi per un risparmio che si possa notare davvero sulla bolletta. In alcuni casi cercare di risparmiare sul gas significa fare investimenti in casa che sul momento non ci si può permettere.
Per esempio un buon modo per diminuire gli orari di accensione dei termosifoni sarebbe quello di cambiare gli infissi delle finestre e alle porte, per evitare la dispersione del calore. Sono però interventi abbastanza costosi.
Che ognuno di noi faccia qualcosa per evitare gli sprechi, che sia per la bolletta o per il pianeta, è comunque importantissimo. Di fatto però anche se noi spegnessimo tutto per giorni non cambierebbe granché.
L’International Energy Agency ha in questi giorni pubblicato un report in cui denuncia una problematica enorme. Le perdite di metano che partono direttamente dagli impianti di estrazione sono altissime.
Secondo l‘IEA, dalle osservazioni fatte dai satelliti, si vede chiaramente che le perdite di gas sono addirittura il 70 % di quelle che vengono dichiarate dai governi nazionali. Ripararle avrebbe si un costo, ma irrisorio rispetto al risparmio.
Uno dei paesi principali causa di questo enorme problema è la Russia. Balzato alla cronaca in questi giorni per altre grandissime problematiche, questo paese fa il minimo indispensabile per limitare i danni del suo gasdotto.
E la Russia è uno dei più grandi fornitori di gas. Secondo il report però anche il Texas e il Turkmenistan hanno gli stessi problemi di “perdite”. Sono pochi i paesi che fanno della manutenzione seria, uno di questi è la Norvegia.
Il direttore esecutivo dell’IEA spiega che elevati prezzi del gas, che sono sicuramente aumentati alla fonte, si potrebbero ridurre semplicemente con un politica più rigida sulle perdite dai gasdotti.
Il gas perso lo scorso anno a causa delle infrastrutture fatiscenti, sarebbe bastato a fornire energia per un’anno a tutta l’Europa, ammortizzando i prezzi e gli effetti sull’economia. Invece è stato lasciato li a pesare sui contribuenti e ad inquinare il pianeta.
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