La pianta perfetta per il pollice nero esiste: puoi piazzarla in giardino, non vuole acqua ed è del tutto autonoma, ti sorprenderò davvero!
Ammettiamolo: il pollice verde ai giorni nostri è più raro che mai. In qualche modo è legato alla nostra infanzia, quando osservavamo attentamente le nostre mamme e le nostre nonne in giardino o in balcone prendersi cura delle piantine con amore e devozione, soprattutto con un occhio di riguardo per quelle aromatiche poiché sapevano sarebbero state presto utilizzate per insaporire i piatti in cucina.
I benefici del vivere in un ambiente ricco di verde sono molteplici: aumenta la nostra autostima, regola l’umore e in alcuni casi può persino combattere insonnia e depressione, merito certamente di alcune piantine specifiche. Uno dei problemi maggiori però che si riscontra nel momento in cui bisogna prendersi cura delle piante è l’annaffiatura.
Alcune volte ce ne dimentichiamo, altre volte siamo preoccupati poiché dobbiamo viaggiare e chi se ne prenderà cura? In realtà esiste una pianta meravigliosa, colorata, dalle nuance calmanti e rilassanti che, (rullo di tamburi), non richiede assolutamente acqua! No, non è un sogno, ma verità assoluta. Vogliamo scoprire insieme di quale si tratta?
Si sa, quasi tutte le piante necessitano di acqua per poter sopravvivere, chi più, chi meno ovviamente: ad esempio quelle verdi e che non richiedono molta luce necessitano di un apporto maggiore, mentre quelle grasse e succulenti possono sopravvivere per lunghi tempi senza poiché tramite le foglie carnose riescono a creare vere e proprie riserve. Tuttavia, chi ha un pollice nero, anzi, nerissimo tende a preoccuparsi sempre di far morire quelle ricevute in regalo o semplicemente che ha scelto per poter rendere più bello il proprio spazio esterno.
Eppure una pianta che ‘odia l’acqua’ esiste: anzi, non odia l’acqua, ma non richiede per nulla il nostro aiuto! Molto bella, rigogliosa, alta e con la tendenza a svilupparsi anche sulle pareti, oggi vi conquistiamo perché renderà il vostro giardino meraviglioso. Se vi dicessimo che Noemi le ha una bellissima canzone?
Parliamo proprio di lei, del Glicine! Pianta rampicante, che nel tempo produce rami grossi e fusti succulenti, la sua particolarità sta proprio nel ricavare tutti i suoi nutrimenti dal terriccio, che dovrà essere ricco di sostanze e molto umido, ma non solo, anche dall’acqua piovana. Riesce quindi a ‘conservare’ quella che non le serve affinché possa accingere alla riserva nei momenti di siccità o in cui ci dimentichiamo di annaffiarla.
Inoltre le sue infiorescenze sono di una bellezza incredibile: in lontananza assomigliano quasi a grappoli d’uva, ma i suoi fiori sono simili a piccole stelline, raggruppate in una composizione geometrica perfetta, con colori che variano dal bianco al rosa, passando per il viola arrivando al porpora intenso. Rispetto ad altre piante, quella di Glicine produce i fiori due volte, la prima verso maggio, la seconda verso fine agosto. Insomma, non vi resta che procurarvi i semini, piantarla e godervi una meraviglia che vivrà con voi in autonomia!
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