Sapevate che anche le piante migrano, a causa del cambiamento climatico? La lor fuga verso i punti più adatti alla loro sopravvivenza: ecco dove vanno quelle italiane.
Il cambiamento climatico ha effetti non solo sulle persone, ma anche (e forse soprattutto) sugli altri esseri viventi che popolano il pianeta. Tutti noi vediamo facilmente come moltissimi animali vivono la riduzione del proprio habitat, spesso condannati all’estinzione se nessuno interverrà per tempo.
Ci sono specie che infatti, proprio a causa della crisi climatica, non esisteranno più nei prossimi anni. Ma non è solo la fauna a fare le spese di questi cambiamenti: anche la flora è vittima innocente di quanto sta avvenendo nel mondo. Ci sono intere aree che vengono spazzate via, ad esempio a causa della desertificazione dovuta alla siccità ma anche della deforestazione fatta dall’uomo.
Foreste, fiumi, laghi, mari, oceani, ghiacciai ma anche savane e praterie: sono tutti ecosistemi fortemente a rischio a causa del cambiamento climatico e dell’azione dell’uomo. Se alcune specie sono destinate a perire velocemente perché non hanno la possibilità di spostarsi altrove, altre provano invece a migrare per salvarsi.
Non parliamo solo degli animali, ma anche delle piante. Proprio loro si mettono in viaggio per fuggire da ambienti che sono diventati loro ostili, cercando un clima più favorevole alla loro sopravvivenza.
Se pensiamo che la migrazione delle piante sia un fenomeno tutto nuovo, ci sbagliamo. Infatti, da sempre esse cercano luoghi adatti alla loro crescita e proliferazione. Oggi, però, questo fenomeno ha subito una grande accelerata e non tutte le specie riescono a “correre” per salvarsi in tempo.
I vegetali, tra l’altro, non sono in grado di spostarsi alla stessa velocità degli animali. Non possono infatti muovere se stessi, ma i loro semi. Dunque, la loro capacità di spostarsi è legata al loro processo riproduttivo. Oggi, moltissime piante devono percorrere anche centinaia di chilometri per non finire vittime del cambiamento climatico.
Per quanto concerne l’Europa, si sta osservando un massiccio spostamento verso nord da parte delle foreste dell’area mediterranea. Le querce ad esempio starebbero migrando verso i Paesi scandinavi, i lecci verso il centro Europa. E in Italia?
Nel nostro Paese, la tipica macchia mediterranea potrebbe diventare non più peculiare del sud quanto del nord. Le conifere alpine, invece, salirebbero di quota in montagna oppure si sposterebbero ancora più a settentrione. Nel prossimo futuro, ad ogni modo, secondo gli scienziati saranno le specie più resistenti al clima e ai fenomeni estremi ad avere la meglio. Il nostro paesaggio, insomma, potrebbe essere molto diverso da quello attuale.
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