Il progetto per la realizzazione di piste ciclabili lungo i corsi d’acqua, al fine di promuovere un turismo più sostenibile, arriverà presto anche in Italia.
Un turismo lento e sostenibile, valorizzando i territori che si attraversano, è possibile anche in Italia. Un progetto, in particolare, potrebbe vedere la luce in tempi brevi: si tratta della prima rete di ciclabili nazionale lungo fiumi e torrenti.
La sensazione sarà un po’ quella di pedalare sull’acqua, infatti le ciclovie dovrebbero essere realizzate a ridosso dei corsi d’acqua per un percorso di potenzialmente 200mila chilometri totali.
Purtroppo, un ritardo italiano ha causato alcuni problemi a livello normativo per quanto concerne la sicurezza di queste strutture: per questo motivo, nei giorni scorsi l’iniziativa è stata presentata da una serie di associazioni ed enti.
Il documento sul recupero a fini ciclabili delle vie d’acqua, riporta Lifegate, “propone alcune linee di indirizzo per definire i presupposti per un quadro normativo nazionale sul recupero delle vie d’acqua del nostro Paese, con scopi ciclabili“.
Il progetto, tra l’altro, non è nuovo in Europa: già molti Paesi hanno promosso lo sviluppo di reti ciclabili sui fiumi. Per citare qualche esempio, la Francia e la Germania hanno pensato a itinerari, rispettivamente lungo le sponde di Loira e Reno.
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Ciclovie nel patrimonio naturalistico
Il grandissimo patrimonio naturalistico del nostro Paese, d’altronde, merita di ricevere sempre più attenzione e rispetto da parte di tutti. Non solo dei cittadini che vivono in queste aree, ma soprattutto dei visitatori che rischiano di deturparle – soprattutto nel momento in cui si originano fenomeni di turismo di massa.
I viaggiatori, con questo progetto, potrebbero invece rendersi conto da vicino di ciò che offre l’Italia e delle ripercussioni delle azioni irrispettose sull’ambiente. Si tratta di un turismo lento, dove la fruizione dei luoghi è più controllata e porta anche vantaggi alle economie locali.
L’acqua, come risorsa ma anche come fonte della vita per fiumi e torrenti e fondamentale per la sopravvivenza della flora e della fauna che vi sono intorno, verrebbe così ulteriormente valorizzata.
Infine, questa nuova esperienza potrebbe essere al centro di una riflessione su un nuovo tipo di turismo che sta tornando particolarmente in auge dopo la pandemia. Forse lo avevamo dimenticato, ma attraversare i luoghi lentamente, godendoli appieno è qualcosa di impagabile.
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