L’inquinamento dei corsi d’acqua ha molte più cause di quelle che pensiamo. Anche gli pneumatici e i farmaci, infatti, possono provocare morie di pesci: ecco come.
Non solo la plastica, non solo i classici rifiuti che ogni giorno vengono riversati in ambiente per la totale mancanza di rispetto della natura da parte dell’uomo. Sappiamo bene che le cause dell’inquinamento sono innumerevoli e che le conseguenze sono ben visibili anche per i corsi d’acqua.
Qui, infatti, un’infinità di esemplari muore a causa di ciò che gettiamo per le strade, sulle spiagge o direttamente in fiumi, laghi, mari. Ci sono specie vittime dirette degli imballaggi in plastica, pensiamo alle tartarughe marine che spesso restano incastrate in tali rifiuti o li ingeriscono. Ma anche pesci di piccole dimensioni che entrano in contatto con le microplastiche generate da questi materiali.
A fianco a questi rifiuti, però, ce ne sono anche altri con conseguenze forse meno evidenti ma altrettanto devastanti. Si tratta di qualcosa con cui entriamo quotidianamente in contatto, che utilizziamo da una parte per spostarci e dall’altra per curarci.
Stiamo parlando, in particolare, degli pneumatici dei veicoli e dei farmaci. Questi, come detto, possono essere letali quanto i rifiuti in plastica. Il loro impatto è stato indagato da alcuni studi: vediamoli insieme.
L’impatto di pneumatici e farmaci
Spesso, in molti bacini d’acqua, ci capita di vedere il triste fenomeno delle morie di pesci. Decine, centinaia ma purtroppo anche migliaia di esemplari che restano a galla, a pelo d’acqua, morti. Le cause di queste vere e proprie stragi sono diverse, ma una di esse potrebbe proprio essere una sostanza rilasciata dagli pneumatici dei veicoli.
Uno studio pubblicato su Environmental Science & Technology Letters, condotto da due università canadesi, ha infatti evidenziato che le particelle di gomma che restano sull’asfalto possono diventare tossiche a contatto con gli agenti atmosferici. Quando piove, il composto si diffonde nei corsi d’acqua e può quindi provocare intossicazione o addirittura morie di pesci.
In particolare, ci sarebbero alcune specie molto sensibili a tale fenomeno: salmoni argentati, trota iridea o salmonata, salmerino di fonte. Sono queste le vittime più diffuse delle sostanze tossiche che si formano dalle particelle di gomma rilasciate dagli pneumatici sull’asfalto e poi nei corsi d’acqua.
Ma non solo: una ricerca pubblicata sulla rivista Pnas ha fatto emergere l’impatto dei farmaci sulla salute dei fiumi e quindi dei pesci. Verificando la presenza di residui di farmaci in oltre 1000 campioni, provenienti da 258 fiumi, gli scienziati hanno evidenziato che le loro concentrazioni erano talmente alte da minacciare l’ambiente e la salute umana in oltre il 25% dei campioni.