Il governo ha preso una decisione che cambierà totalmente il modo di fare le pubblicità delle automobili. Ecco perché è nata una grande polemica dalle case produttrici.
Molti Paesi stanno facendo passi avanti per incentivare i cittadini a muoversi in modo sostenibile. I mezzi di trasporto pubblici, la micro mobilità urbana e le soluzioni elettriche per il trasporto privato vengono spinti sempre di più anche con incentivi economici da parte del Governo.
Tuttavia, in molte nazioni permane il problema della circolazione ancora troppo diffusa delle automobili soprattutto nelle metropoli. Di conseguenza, non si riesce a dare un freno alla grande quantità di CO2 emessa dai veicoli.
Così, per spingere la popolazione verso scelte più sostenibili per l’ambiente, la Francia ha preso una decisione che riguarda la pubblicità delle automobili. Questa dovrà essere fatta in un determinato modo, al fine di disincentivarne l’acquisto: un po’ come già accade per le pubblicità delle sigarette.
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Il procedimento è stato approvato dal Ministero per la Transizione Ecologica ed entrerà in vigore a partire dal 1 marzo 2022. Alle case produttrici, però, questa misura non è molto piaciuta: è seguita infatti una grande polemica contro la nuova normativa.
Oltralpe, quindi, i costruttori dovranno adeguarsi al più presto alle nuove indicazioni del Governo. In particolare, tutte le pubblicità di automobili che verranno mostrate in tv, in radio, sulla stampa, online, al cinema e su qualsiasi altro mezzo dovranno contenere messaggi che suggeriscano al pubblico soluzioni alternative alla macchina.
Dovranno infatti esserci consigli sul taglio delle emissioni, promuovendo una mobilità attiva ma anche il carpooling o l’utilizzo dei mezzi pubblici. Tutte le pubblicità dovranno pertanto contenere una delle tre frasi: “Per i viaggi brevi, preferisci camminare o andare in bicicletta“, “Pensa al carpooling” o “Quotidianamente usa i mezzi di trasporto pubblico“.
Questi messaggi dovranno riportare l’hashtag #SeDéplacerMoinsPolluer (“spostarsi inquinando di meno“). Per chi non rispetta queste indicazioni, le multe possono arrivare fino a 50mila euro per ogni annuncio pubblicitario.
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I costruttori e molte agenzie pubblicitarie non sono però felici del provvedimento ed esprimono quindi una grande preoccupazione. Per quanto riguarda i produttori, molti ricordano di essere già stati penalizzati dalla pandemia, dalla mancanza di materie prime e dalla spinta verso l’elettrificazione dei veicoli.
Il ceo di Hyundai France, Lionel French Keogh, ha sottolineato all’AFP: “Non c’è distinzione tra le motorizzazioni. È un po’ controproducente in relazione alla volontà del governo di spingere le vendite di auto elettriche“.
Ad ogni modo, il provvedimento è entrato in vigore e sta quindi ai costruttori adeguarsi per rispettare la nuova normativa green.
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