Pensavate che una volta pescati, fosse la fine per i polpi? Invece no, perché questo esemplare è riuscito a scappare. Ecco la fuga che nessuno si aspettava.
Il costante aumento della domanda di polpi da parte dei consumatori fa sì che la pesca di questa specie aumenti sempre di più. In molti casi, si ricorre a metodi intensivi che non salvaguardano questo animale ma lo portano a provare inutili sofferenze.
Ecco allora che, per salvarsi, i polpi sembrano disposti proprio a tutto. Nonostante possano sembrare spacciati nel momento in cui i pescatori li catturano e li adagiano sulle imbarcazioni, alcuni esemplari sono stati in grado di dimostrare che alla loro pelle ci tengono parecchio.
Grazie al loro corpo, i polpi sono in grado di passare anche attraverso piccole fessure. Così, in un video diventato ormai virale, si vede proprio uno di questi animali mentre riesce a salvarsi in extremis da una morte certa.
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Non si sa dove sia stato girato il video né a che anno risalga, tuttavia le immagini sono state diffuse sui social nelle ultime settimane. Se da una parte la fuga del polpo può sembrare comica a primo impatto, dall’altra ci fa anche riflettere sulla loro condizione.
La fuga “furba” del polpo
I polpi sono stati riconosciuti come animali senzienti, che hanno quindi un sistema nervoso sviluppato e sentono le emozioni, ma sono anche estremamente intelligenti e curiosi.
Per loro natura amano, infatti, esplorare l’ambiente circostante e osservare tutto ciò che si trovano davanti. Forse è stata proprio questa capacità a far sì che questo esemplare di polpo, ripreso nel video, riuscisse a salvarsi dai suoi carnefici.
Nelle riprese si vede, infatti, che il polpo cerca in tutti i modi di infilarsi in una minuscola fessura per scappare dall’imbarcazione su cui era stato intrappolato. Un esemplare davvero di grandi dimensioni, eppure talmente attaccato alla sua vita da riuscire a passare attraverso il piccolo buco sulla barca.
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Alla fine, dopo una serie di tentativi, finalmente il polpo sgattaiola via dalla trappola dei pescatori: prima con i tentacoli, poi con il corpo centrale, si infila nel buco e si libera tornando finalmente nel mare.
Uno sforzo che pare immane, per il povero animale, ma che gli ha consentito di salvarsi la vita. Ecco, quindi, che se da una parte proviamo stupore per le immagini della sua impresa ma dall’altra dobbiamo anche interrogarci su quanto sia stato enorme il suo sforzo per scappare e quindi sulla sua sofferenza.