Nelle ultime giornate del Pre-Cop26, tenutosi a Milano in vista della Cop26, i giovani hanno presentato un documento che verrà discusso a Glasgow: ecco le loro richieste.
Si avvicina la Cop26, conferenza sul clima delle Nazioni Unite che si terrà a Glasgow il prossimo novembre, e così l’attenzione dei giovani in dialogo con le istituzioni a livello globale. Grazie all’evento All4Climate andato in scena a Milano a fine settembre, la Pre-Cop26, sono stati coinvolti oltre 400 giovani che hanno partecipato attivamente ai tavoli di confronto sulle tematiche legate al cambiamento climatico.
Nella giornata conclusiva, i ragazzi e le ragazze hanno presentato un documento ai leader mondiali che prenderanno parte alla Cop26: all’interno, le loro proposte per salvare il Pianeta. Una serie di richieste, discusse e approvate dai giovani alla fine dell’evento di Milano, che ora passano nella mani dei leader della Cop26.
Ma quali sono le idee portate avanti per migliorare la situazione dell’ambiente? Dopo i discorsi dal forte impatto pronunciati dall’indiscussa leader ambientalista Greta Thunberg e da Vanessa Nakate, nuovo volto del movimento giovanile, potevamo aspettarci solo proposte dirette e molto ambiziose. I quattro pilastri su cui si fonda il documento, effettivamente, non hanno deluso le aspettative.
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Come detto, il documento presentato dai giovani è passato ai leader mondiali che prenderanno in carico le richieste in vista della Cop26 di Glasgow. I quattro punti principali su cui i 400 ragazzi e ragazze della Pre-Cop26 hanno voluto focalizzare il discorso intorno al clima rappresentano una consapevolezza che viene trasmessa dalle giovani generazioni agli “adulti”. Un “passaggio del testimone” all’inverso, si potrebbe pensare.
Il primo punto presentato dai giovani riguarda il loro coinvolgimento nei processi decisionali: i ragazzi e le ragazze di tutto il mondo vogliono essere ascoltati e avere un ruolo nella lotta alla crisi climatica. Un aspetto già evidente, se ci pensiamo, nella partecipazione sempre più grande delle nuove generazioni agli scioperi per il clima e dal ruolo ormai affermato di Greta Thunberg che ha aperto la strada a tanti giovani attivisti.
Secondo punto su cui si sono focalizzati i giovani è una ripresa, dopo la pandemia, che si basi su una transizione verso le fonti rinnovabili e il risparmio energetico. Inoltre, si chiedono posti di lavoro dignitosi e il rispetto delle comunità locali, ma anche una finanza per il clima.
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Il terzo obiettivo riguarda il raggiungimento delle zero emissioni per le aziende private e le istituzioni, ma anche lo stop ai combustibili fossili entro il 2030: viene richiesta, in particolare, la chiusura delle industrie che sfruttano queste fonti estremamente dannose per l’ambiente.
Infine, i giovani vorrebbero un sistema educativo che informi sin dall’infanzia sulla crisi climatica in modo tale da creare consapevolezza e sensibilizzare sempre più persone sin dalla giovane età.
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