Se ansia e preoccupazioni ormai sono all’ordine del giorno, sarebbe il caso di provare questi tre semplici esercizi per migliorare – o addirittura ritrovare – il proprio benessere interiore. Anche, se non forse soprattutto, la nostra mente, infatti, ha bisogno di cura ed attenzioni quotidiane.
Anche una giornata tranquilla ed apparente noiosa può diventare improvvisamente fonte di ansia. E’ come se ormai il nostro organismo si fosse abituato a vivere sotto pressione costante e senza non sta più stare. Il lavoro, le mille scadenze da rispettare, il tempo personale quasi assente e la stessa socialità, sono tutte ormai sotto il segno dello stress.
O forse, più che i tempi postmoderni che ci logorano, è proprio la nostra natura ad essere costantemente tormentata, quasi come se ne provasse un sadico e necessario piacere. Il filosofo francese Blaise Pascal, vissuto nel lontano 1600, diceva, infatti, che: “Tutta l’infelicità dell’uomo deriva dalla sua incapacità di starsene nella sua stanza da solo”. E questo, in parte, è vero.
Stiamo parlando ovviamente di un tipo di ansia e di preoccupazioni assolutamente gestibili e “normali” però. L’ansia più grave, fatta di attacchi di panico, incapacità emotiva e sociale e nausea, è un disturbo serio che va curato da uno specialista. Invece, se si tratta di un’ansia lieve, sarebbe il caso di provare questi tre semplici esercizi per migliorare – o addirittura ritrovare – il proprio benessere interiore. Anche, se non forse soprattutto, la nostra mente, infatti, ha bisogno di cura ed attenzioni quotidiane.
Dobbiamo essere noi stessi i primi a credere che possiamo fare sempre qualcosa di straordinario. E saperci donare calma e serenità rientra assolutamente tra i compiti fuori dal comune che dovremmo adottare ogni giorno.
Tutti conosciamo la meditazione: ne bastano solo 10 minuti per ottenere dei benefici sorprendenti contro l’ansia. Per rilassarci sarà necessario, però, recitare un proprio mantra, ovvero una frase breve da ripetere lentamente. Il segreto sta tutto nel focalizzare la nostra attenzione sul suono emesso dalla nostra bocca, quando ripetiamo quella specifica parola. Niente distrazioni, solo parole.
La più conosciuta e famosa è la sacra sillaba “Om” che si trova nei testi sacri indù. Volendo, però, puoi anche pronunciare altro. L’importante è mantenere sempre la concentrazione sul suono e sulle sillabe respirando e rilassando, piano piano, tutto il corpo.
Se la meditazione non dovesse fare per te, puoi sempre provare il rilassamento progressivo. Si tratta di una pratica atta a contrarre e distendere alcuni muscoli o gruppi muscolari. Per prima cosa, trova la posizione più comoda – magari meglio se distesa – in una stanza poco illuminata. A questo punto, puoi contrarre i muscoli per 5 secondi e distenderli lentamente, facendo seguire ulteriori 10 secondi di rilassamento. Ricomincia e ripeti tutto per tre volte.
Parti da una delle zone più periferiche del tuo copro, ovvero i piedi. Poi risali piano piano, polpaccio, coscia, glutei, addominali, pettorali – sollevando le braccia e spingendo gli avambracci uno contro l’altro – collo e spalle. Infine, passa alla mano e all’avambraccio, non dimenticando, però, anche occhi, bocca e fronte.
Siamo arrivati all’ultimo esercizio: la visualizzazione. Immaginare un posto felice che ci trasmetta pace e calma è alla base del rilassamento. Qualsiasi posto va bene, l’importante è che dia serenità. Concentrati su ogni particolare della visualizzazione per ottenere tutta la calma necessaria contro ansia e preoccupazioni.
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