È una domanda che in molto di pongono ma in pochi sanno rispondere: a quanti anni si può ammirare la prima vera risata di un bambino?
È forse uno dei misteri più affascianti che la specie umana nasconde, e che tuttavia incuriosisce davvero tanto le persone di tutto il mondo. A quanti anni è possibile assistere alla prima risata di un neonato?
La London Birkbeck University ha indagato proprio su questo tema tanto meraviglioso quanto misterioso. In particolare all’interno dell’Università, nel laboratorio dedicato al cervello e allo sviluppo cognitivo, i ricercatori hanno dato vita ad un Babylab.
Un luogo pensato e creato appositamente per effettuare studi dettagliati su una questione in particolare: come, quando e perché i neonati sorridono.
La ricerca è stata diretta dal dottor Caspar Addyman il quale ha deciso di gestire il tutto attraverso dei questionari. Negli ultimi anni è infatti riuscito a raccogliere i dati di oltre 1400 test somministrati a genitori proveniente da ben 25 Paesi diversi.
All’interno dei questionari vi erano domande molto specifiche mirate ad apprendere le abitudini dei neonati e tutto ciò che li spingeva a sorridere.
I bambini hanno il potere straordinario di riuscire a far compiere ai genitori le azioni e i gesti più assurdi. Meccanismi che i papà e le mamme di tutto il mondo mettono in atto con il solo scopo di riuscire a far divertire i loro piccoli.
Facce, o anche toni buffi, che apparentemente potrebbero sembrare movenze sciocche e prive di significato. Tuttavia, si tratta di passaggi fondamentali per riuscire a creare un clima familiare stabile e armonico.
Le varie ricerche effettuate sui comportamenti dei neonati hanno dimostrato che per un bambino ciò che conta non sono le azioni buffe bensì, la presenza reale del genitore. Qualunque cosa faccia un padre o una madre, l’importante è che sia presente.
È questo ciò che, con il passare del tempo, rende possibile trasformare quelli che sembrano solamente dei sorrisi in delle vere e proprie risate.
C’è una vera e propria evoluzione che si sussegue di giorno in giorno. Nello specifico, dai 2 ai 4 mesi i bambini mostrano i cosiddetti sorrisi sociali. Dai 4 ai 6 mesi iniziano a ridere in risposta a stimoli fisici, come ad esempio il solletico. Dai 6 agli 8 mesi invece arrivano le risate provocate dai giochi veri e propri.
Il primo anno di vita di un neonato è quindi caratterizzato da due manifestazioni principali: il sorriso e il pianto. Queste modalità di interazione sono le sole ed uniche forme attraverso le quali i piccoli riescono a comunicare per i primi 12 mesi.
Quindi, se un bambino piange vuol dire che c’è qualcosa che non va e al contrario, se ride, significa che si trova in una condizione di benessere.
Si può dire che quindi i bambini iniziano a ridere all’età di circa 4 mesi.
A sorridere si impara già da piccolissimi ma tuttavia, sembra che i maschietti lo facciano molto di più rispetto alle femminucce.
Uno studio ha infatti evidenziato la questione divulgando un documento contente dei dati molto specifici. Secondo la ricerca pare proprio che i neonati maschi sorridano circa 50 volte al giorno rispetto alle 37 volte delle femmine.
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