Si tratta del primo ponte in acciaio stampato in 3D della storia: una novità assoluta introdotta in Europa e che apre la strada ad altre innovazioni nel mondo.
Le stampanti 3D vengono utilizzate da numerose aziende per implementare i processi produttivi, ma in futuro potrebbero avere un’applicazione diffusa anche per l’edilizia o la creazione di infrastrutture innovative e sostenibili.
Poco tempo fa è stato inaugurato, infatti, il primo ponte in acciaio stampato in 3D: si tratta di un progetto senza precedenti che non era mai stato realizzato prima nella storia. Una struttura così robusta da essere in grado di sostenere il traffico pedonale, in una città europea dove questa mobilità viene fortemente spinta.
Stiamo parlando di Amsterdam: il ponte in questione è stato costruito sul canale Oudezijds Achterburgwal, che si trova nel centro della città e in particolare nel quartiere a luci rosse. Il peso di questa imponente struttura è di circa 4.500 kg ed è stata realizzata in acciaio inossidabile dai robot che ne hanno realizzato il complesso stampaggio in 3D.
Un’opera monumentale, portata a termine dopo ben 6 anni di lavoro grazie alla collaborazione di numerose società: MX3D con l’Imperial College di Londra, Joirs Laarman Lab per la progettazione, ArcelorMittal per la parte metallurgica, Autodesk per quella digitale, Lenovo per la sensoristica computazionale, Heijmans per le costruzioni, Air Liquide e Oerlikon per le saldature, ABB Robotics per la parte robotica.
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Il ponte di Amsterdam è solo il primo di una serie di progetti che potrebbero portare la stampa in 3D a essere una soluzione con numerose applicazioni in edilizia.
Ad esempio, l’azienda Icon ha comunicato di voler costruire un vero e proprio quartiere completamente stampato in 3D dove saranno presenti circa 100 abitazioni. Sarà il più grande al mondo mai realizzato con questa tecnica e sorgerà ad Austin (Texas), in un’area nella quale l’azienda ha già completato lo sviluppo delle prime 4 case.
Ogni abitazione avrà a disposizione pannelli solari sul tetto, per ridurre il consumo energetico proveniente dalla rete elettrica tradizionale e quindi essere più autonomi e sostenibili. Ad essere completamente stampata in 3D, sarà la parte alla base degli edifici: in particolare fondamenta e pareti.
Il progetto verrà avviato nel 2022, le abitazioni saranno quanto più possibile costruite seguendo i criteri ecologici e implementeranno appunto la nuova tecnologia della stampa in 3D: che si tratti del futuro degli edifici nelle nostre città? Lo vedremo nei prossimi anni.
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