E’ il 41° Paese al mondo a vietare la sperimentazione dei prodotti legati al beauty sugli animali, ma solo il 1° dell’America del Nord.
Un altro Paese si aggiunge ai 40 che hanno vietato la sperimentazione dei prodotti cosmetici sugli animali. Si tratta del Messico, che tra l’altro è il primo in assoluto a introdurre questo provvedimento in Nord America.
L’approvazione del disegno di legge che mette al bando i test sugli animali per i cosmetici è arrivata da parte del Senato messicano, con 103 senatori che hanno votato all’unanimità a favore del provvedimento, dopo che numerose associazioni avevano richiesto lo stop alla sperimentazione nell’industria dei cosmetici su conigli, ratti e altre specie utilizzate come cavie.
Il risultato, per il Messico, è doppio: da una parte la legge rende illegale ogni test condotto sugli animali in questo settore, dall’altra vieta anche che vengano importati e messi sul mercato prodotti testati su animali provenienti da altri Stati.
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Le pratiche di sperimentazione sugli animali sono, infatti, una crudeltà che numerosi Paesi hanno scelto di mettere al bando. Un tema che era stato portato alla ribalta poco tempo fa grazie a un video realizzato da Humane Society International dove viene mostrata la “giornata tipo” di un coniglio che ha il ruolo di cavia da laboratorio: le atrocità cui vengono sottoposti gli animali per i test sui cosmetici hanno sensibilizzato, infatti, un numero enorme di persone tanto da rendere il video virale.
Eliminare i test sugli animali
Il Messico, dunque, si aggiunge ai Paesi che hanno già abolito i test sugli animali per quanto riguarda i cosmetici. Ma le torture cui sono sottoposti gli animali vengono ancora perpetrate nella maggior parte dei singoli Stati americani. Gli Stati Uniti, ad esempio, presentano al momento solo 4 Stati che hanno abolito questo tipo di sperimentazione: la California (nel 2018), il Nevada e l’Illinois (nel 2019), la Virginia (che ha firmato la legge nel 2021 ma la vedrà entrare in vigore nel 2022).
I Paesi membri dell’Unione Europea hanno decretato lo stop alla sperimentazione sugli animali per i prodotti cosmetici e per l’igiene già nel 2013. Purtroppo però, come evidenziato da molte associazioni animaliste, ancora l’80% degli Stati del mondo permettano che vengano compiute atrocità sugli animali per testare i prodotti legati alla bellezza e cura del corpo.
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Nel 2018, il Parlamento Europeo ha chiesto di istituire un divieto globale dei test sugli animali e sulla vendita dei cosmetici testati sugli animali entro il 2023. Insomma, per l’UE e i Paesi membri questo tipo di sperimentazione non è più accettabile. E i cittadini europei sembrano pensarla allo stesso modo: secondo la ricerca Eurobarometro del 2016, il 90% chiede di avere misure di protezione per gli animali riconosciute in tutto il mondo; l’89%, inoltre, pensa che spetti l’UE restare in prima linea per sensibilizzare a livello mondiale sui diritti degli animali.
Ognuno di noi, nel suo piccolo, può contribuire scegliendo prodotti “cruelty free“ che dunque non sono testati sugli animali. Inoltre, diffondere la conoscenza di questa tematica può aiutare a sensibilizzare sempre più persone a fare la propria parte.