Una recente ricerca ha individuato alcuni prodotti che potrebbero aiutarti a proteggerti dal cancro della pelle: ecco di quali si tratta
Il cancro della pelle è il tumore più diffuso. Si divide in tre tipologie diverse: carcinoma a cellule basali, carcinoma a cellule squamose e melanoma. La forma più letale è il melanoma, che si sviluppano nelle cellule che creano la melanina, il pigmento che colora la pelle di ogni essere umano. Al momento non è possibile individuare una causa per questo tumore, anche se diverse teorie scientifiche hanno dimostrato che l’esposizione a radiazioni ultraviolette aumenti il rischio di ammalarsi.
Le persone che hanno molti nei hanno più possibilità di ammalarsi, ecco perché è preferibile consultare uno specialista in presenza di un neo anomalo o troppo grande. Secondo le statistiche, un neonato su ventimila nasce con un grosso neo pigmentato. A causa dell’aspetto, alcuni genitori sottopongono i propri figli ad un intervento chirurgico per rimuovere il neo. Purtroppo questi interventi lasciano spesso cicatrici permanenti. Una ricerca effettuata negli Stati Uniti d’America ha fatto una scoperta sensazione sul cancro della pelle.
Cancro della pelle: queste creme potrebbero prevenire la sua formazione
La ricerca è stata portata avanti dai ricercatori del Massachusetts General Hospital. Gli scienziati hanno dimostrato che alcune creme sono in grado di prevenire lo sviluppo del cancro della pelle. Pare che il farmaco utilizzato durante la sperimentazione sia capace di provocare una risposta infiammatoria talmente importante da far regredire completamente i nei sulla superficie della pelle.
La speranza dei ricercatori è quella di continuare con le ricerche, in modo da perfezionare la sperimentazione. Gli studiosi vorrebbero iniziare a testare queste creme direttamente su pazienti che hanno sviluppato dei nei giganti alla nascita. L’obiettivo è quello di comprendere se le creme siano veramente capaci di ridurre il rischio di ammalarsi anche nei soggetti più predisposti al cancro della pelle.
Il lavoro degli scienziati statunitensi è ancora lungo ma le basi sono buone e i primi dati sono molto soddisfacenti. Soltanto il tempo ci dirà se queste creme saranno efficaci per curare anche i soggetti più a rischio, per il momento bisogna attendere che gli studiosi portino a termine l’intera sperimentazione. È probabile che le prime pubblicazioni possano arrivare direttamente l’anno prossimo.